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L’On. Emanuele Lodolini sull’Area Vasta

"Serve una nuova e necessaria visione del territorio"

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Emanuele Lodolini

Una nuova e necessaria visione del territorio e’ quella emersa stamani 19 luglio ad Ancona nel corso dell’incontro, promosso  dall’Amministazione comunale, per presentare il documento di candidatura per un territorio che non è metropolitano, ma affine se visto nel complesso del territorio ed in una ottica strategica.

Mentre resistiamo ad una  crisi che continua a mordere forte – spiega Lodolini presente al seminario– dobbiamo iniziare a pianificare e progettare il futuro in un contesto in cui tutto cambia e tutto deve cambiare ed in cui  I territori stessi sono chiamati concorrere alla ripresa della crescita e dello sviluppo nel Paese. Serve idealità della visione e concretezza del quotidiano. L’idealità della visione rappresenta l’idea di futuro che vogliamo contribuire a realizzare, indicata nel documento, mentre la concretezza del quotidiano misura i passi da compiere, governando, per attuare questa visione

Fare questo significa individuare le fondamenta del nuovo modello di sviluppo – evidenzia Lodolini -, visto che gli strumenti finora utilizzati non bastano più. E’ questa una delle sfide più importanti della politica e delle amministrazioni pubbliche. Oltre alla crescita, fondamentale perché altrimenti mancano occupazione e redistribuzione, abbiamo adesso bisogno di nuove politiche per lo sviluppo del territorio ma anche di nuovi parametri in grado di misurare altri livelli fondamentali per una comunità, come quelli relativi a salute, istruzione, lavoro, ambiente, relazioni interpersonali, partecipazione. Comprendendo anche gli indicatori che si riferiscono all’equità e alla sostenibilità“.

Per tali motivazioni, sono impegnato in Parlamento, per far si che il Governo si impegni sul tema della resilienza’ e individui gli ambiti d’intervento prioritari e le procedure più idonee per intercettare le molteplici e rilevanti fonti di finanziamento europee, in modo da sostenere le Regioni nella piena attuazione delle indirizzi definiti dalla Commissione Europea per l’allocazione dei fondi strutturali 2014 – 2020. Il tutto in vista di un’iniziativa che la Commissione europea sta avviando denominata “Patto dei Sindaci per l’Adattamentopromuovendo l’impegno su base volontaria di adottare strategie di adattamento climatico da parte dei Sindaci. I Governi locali, infatti, svolgono un ruolo decisivo nella riduzione dei rischi derivanti dal cambiamento climatico, soprattutto se si considera che in Italia i Comuni interessati da frane sono 5708, pari al 70,5% del totale: 2940 sono stati classificati con livello di attenzione molto elevato

Inoltre le azioni di adattamento climatico -prosegue Lodolini –apriranno nuove opportunita’ sui mercati e creeranno nuovi posti di lavoro in settori quali quelli delle tecnologie agricole, della gestione degli ecosistemi, dell’edificio di qualità, della gestione delle acque e nel settore in particolare dell’ICT. Le Pmi di cui è ricco il nostro territorio, hanno l’occasione di fare da apripista nello sviluppo di prodotti e servizi funzionali ad aumentare la resilienza al cambiamento climatico dei territori, delle città e delle comunità , consentendo al contempo di cogliere opportunità commerciali in tutto il mondo. Da questo punto di vista, infine, occorre monitorare lo stato dell’arte della negoziazione per la definizione della rete transeuropea dei trasporti TEN-T che vede il porto di Ancona e l’Interporto delle Marche nel “core” network, l’aeroporto di Falconara nel comprehensive network

Emanuele Lodolini
Pubblicato Venerdì 19 luglio, 2013 
alle ore 17:18
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Commenti
Ci sono 3 commenti
Franco Giannini
Franco Giannini 2013-07-20 17:03:48
Io avrò da pensare sicuramente per me, certo! Ma vero è che uno che scrive così... bene.., usando tra l'altro anche un termine come "resilienza’ ", sicuramente ha fatto le "scole alte" e può stare giustamente seduto in Parlamento. Il problema sarà eventualmente a capire a fare che! Ma che ha voluto dire?? Assolutamente colpa mia se ho capito poco, ma forse anche sua per il linguaggio politichese che ha magistralmente usato!
A proposito di resilienza (termine che IO non conoscevo) per i curiosi e gli immancabili amanti dell'Accademia della Crusca http://it.wikipedia.org/wiki/Resilienza
Alessia 2013-07-20 22:37:01
il comprehensive network finale é...la ciliegina sulla torta!
emanuele lodolini 2013-07-21 14:55:16
Non credo sia un problema di scuole alte o basse. Ma usare parole consone al tempo in cui viviamo e avere la consapevolezza che sempre più il futuro del nostro territorio e Paese esce dai confini regionali e nazionali e arriva a Bruxelles. Non credo sia politichese parlare di resilienza o di nuovi modelli di sviluppo. Tutto qua. Per conoscere la mia attività in Parlamento basta andare sul mio sito interne www.lodolini.it
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