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Senigallia, si fingono amici del nipote e le sottraggono preziosi per 1500 euro

Ancora un caso di truffa agli anziani: vittima una senigalliese nel quartiere Vivere Verde

Tentata truffa, anziani alla porta

Ancora un raggiro ai danni di anziani a Senigallia. Questa volta nel mirino di due persone, tuttora ignoti, è finita nel pomeriggio di giovedì 30 maggio una donna senigalliese, classe 1936, residente in via U. Giordano, la quale ha aperto la porta a due estranei scappati poi con 1500 euro di preziosi e monili d’oro.

L’anziana 77enne ha denunciato ai Carabinieri della Stazione senigalliese che una donna ed un uomo sconosciuti, si sono presentati presso la propria abitazione. Dopo averle riferito di essere degli amici di suo nipote, sono riusciti a farsi aprire la casa: e mentre una persona distraeva la donna, il complice trafugava diversi oggetti in oro che custodiva nella camera da letto per un valore complessivo di circa 1.500 euro.
Sono in corso indagini per risalire all’identità dei due malviventi.

Proprio nel pomeriggio dello scorso 28 Maggio, presso il circolo A.R.C.I. di Ponte Rio di Monterado, su invito del Sindaco di Monterado e del Presidente del citato circolo, i Carabinieri della Compagnia di Senigallia, diretta dal Capitano Lorenzo Marinaccio, hanno incontrato alcuni anziani di quella comunità.
Nel corso dell’incontro, dal titolo “Non abboccare, consigli utili per dare sicurezza agli anziani e non solo”, i militari hanno rappresentato alla platea la complessa ed articolata casistica di reati commessi a danno di anziani, soffermandosi sui casi più ricorrenti e sulle modalità esecutive poste in essere dai malviventi truffatori, mettendo in guardia gli anziani presenti, soprattutto evidenziando la necessità di non cedere alle richieste di estranei. Ma tali raccomandazioni non sono mai troppe, come dimostra l’ultimo ennesimo caso dell’anziana donna di Senigallia.

Commenti
Solo un commento
gio 2013-06-01 09:34:09
Qualche telecamera da posizionare sugli ingressi dei palazzi.
Qualche telecamera negli incroci.
Un server negli uffici comunali dei
Vigili im modo da centralizzare le immagini.
E poi quando li identificheranno
Che faremo?
Ci costa più la prevenzione che il danno.
Sarà il privato cittadino a doversi difendere da solo
ATTENZIONE!
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