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Pasqua animata per il centro storico di Senigallia

Dal 27 al 30 marzo torna il progetto della Cna per rallegrare le festivita' pasquali

Onoranze Funebri F.lli Costantini
CNA e “Animazione in azione” ripropongono "Animiamo il centro per…Pasqua"

Torna l’animazione nel centro storico di Senigallia per le festività pasquali. CNA e “Animazione in azione” ripropongono durante il weekend di Pasqua il format utilizzato per le vacanze natalizie. E’ questo il progetto “Animiamo il centro per…Pasqua” che dal 27 marzo si protrarrà fino a sabato 30 per rallegrare le vie del centro storico senigalliese.

L’iniziativa, presentata lunedì 25 marzo, deve però fare i conti con la crisi. “I negozianti hanno risposto positivamente anche questa volta, ma se nel periodo natalizio le adesioni erano poco meno di cento, a marzo siamo arrivati ad un’ottantina” ha affermato Massimo Nicoletti. “Molte attività hanno chiuso i battenti, altre devono contare i centesimi per andare avanti, ma il bilancio resta positivo. A Pasqua stazioneremo in fondo a Corso II giugno a partire da sabato 27 marzo grazie ad alcuni gazebi disposti dal comune che permetteranno ai nostri operatori di interagire con i bambini”.

CNA e “Animazione in azione” ripropongono "Animiamo il centro per…Pasqua"Il nostro intento rimane quello di attirare gente nel centro storico durante le festività, per incrementare le vendite delle attività commerciali” ha dichiarato Massimiliano Santini, segretario della CNA locale: “Questa iniziativa è un aiuto in più per gli esercenti della nostra città, costretti a vivere una situazione drammatica. Sfortunatamente ci sono alcuni fattori molto seri che non favoriscono una ripresa costante, ma noi combatteremo per: alleggerire un patto di stabilità, divenuto ormai insostenibile per tutti, impedire una desertificazione commerciale che sta distruggendo le piccole medie imprese della costa nord delle Marche e bilanciare l’incremento delle aliquote iva. Se questi punti saranno risolti in tempi brevi le aziende potranno tornare a respirare. Tutti devono capire che il nostro tessuto economico si genera da sé e non può contare su collaborazioni esterne sostanziose”.

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