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La depressione all’origine della tragedia a Monterado: 97enne si spara col fucile

Dino Montanari aveva già avuto un lutto simile: il fratello si era tolto la vita nello stesso modo

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Ambulanza CRI a Senigallia

E’ stato rinvenuto senza vita venerdì 16 novembre il corpo di un anziano a Monterado, comune del senigalliese tra le province di Ancona e Pesaro-Urbino, ma la notizia si è diffusa solo dopo tre giorni. Dino Montanari, questo il nome dell’uomo trovato morto, ha usato il fucile per togliersi la vita, con un colpo al petto.

Dalle poche notizie trapelate si sa che l’uomo aveva 97 anni e viveva solo: forse la depressione è tra le cause del gesto verificatosi in pieno pomeriggio, verso le 16, sentito da diverse persone che hanno dato l’allarme.

L’uomo, vedovo, aveva già sofferto per un lutto simile in famiglia. Lo stesso fratello si era a sua volta tolto la vita sparandosi con un’arma da fuoco.
Sul posto, oltre al personale medico che ne ha attestato il decesso, anche i Carabinieri.

Commenti
Ci sono 6 commenti
giampiero 2012-11-19 20:57:03
Credo sia importante/utile/civile importare anche in Italia l'attività della svizzera "Dignitas", e che la sua attività non sia limitata a gravi patologie psico-fisiche ma, come nel caso di Lucio Magri, anche ad una lucida/responsabile/scientificamente accertata determinazione personale.
Angela 2012-11-19 22:21:38
Dino Montanari era una splendida persona, dotato di un umorismo eccezionale. Non era solo e aveva due figli molto attenti alle sue esigenze. Forse proprio il fatto di non essere più pienamente autosufficiente e di non voler essere di peso a nessuno.....comunque una grande persona.
Marco 2012-11-19 22:34:05
Beh, e' chiaro che magari qualcuno poteva stargli vicino...ma e' anche chiaro che figli e nipoti non potrebbero stare con lui 24 ore al giorno...ma con gli assistenti?
O. Manni
Paul Manoni 2012-11-20 12:36:22
@giampiero, questo specifico, non sarebbe un caso da "dignitas". Malattie fisiche e psichiche, devono essere non curabili, perchè i pazienti possano essere assistiti dall'associazione svizzera. Nn penso che questo sia il caso. Ad ogni modo, in Italia, contrariamente al volere dei cittadini che sono per il 67% a favore dell'eutanasia (fonte eurispes), stanno facendo di tutto per vietarla per legge, attraverso il DDL Calabrò. La lotta per i Diritti, spesso svela il vero volto dei governi sulla democrazia. Il nostro evidentemente porta una maschera che sotto cela un regime.
Stefania Montanari 2012-11-20 19:33:10
Voglio precisare quello che sto dicendo a chi ha scritto l'articolo! Innanzi tutto mio padre, sì, sono la figlia, non viveva solo, ma con mio fratello ed io abito a 30 metri da casa sua! Non era affatto solo ma circondato dal nostro amore. Inoltre non credo fosse necessario fare riferimento alla vicenda del fratello che, oltre al fatto di non aggiungere niente alla tragedia che ha toccato noi familiari, causa ulteriore dolore alla sua famiglia e a chi, allora, aveva provato quello che mio fratello ed io stiamo provando adesso.
ilaria 2012-11-20 21:59:35
depressione...assistenti....solitudine...voi non sapete proprio niente della vita di mio nonno.chi non l'ha conosciuto non deve permettersi nè di scrivere riguardo alla sua morte, nè di ciò che poteva essere fatto per evitarla, perchè a 97 anni la morte non si può evitare,ma si può solo decidere di scegliere la via per affrontarla e lui ha scelto quella che riteneva la più giusta. ha solamente voluto prendersi l'ultima libertà che poteva avere con la consapevolezza di crearci dolore ma al tempo stesso che lo avremmo capito.
La nipote
la nipote
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