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Dopo tanti anni, nella Chiesa senigalliese è nata una vocazione missionaria

Matteo Pettinari, Missionario della Consolata è in partenza per la Costa d’Avorio


Matteo PettinariLa Chiesa diocesana di Senigallia ha vissuto un emozionante e particolare evento, domenica 7 gennaio alle 18, presso l’Abazia di Chiaravalle: Matteo Pettinari, un giovane di Monte San Vito, ha ricevevuto il mandato missionario dal Vescovo Giuseppe Orlandoni durante la Santa Messa. Il 16 gennaio prossimo, infatti, Matteo partirà per la Costa d’Avorio dove inizierà la sua esperienza di Missionario della Consolata. Ha vissuto la sua professione temporanea lo scorso agosto.
Tra qualche giorno sarai in Costa d’Avorio, fa un certo effetto…
Cerco di non pensarci troppo: faccio sempre così quando sono nell’imminenza di una "partenza" importante cerco di vivere giorno dopo giorno in semplicità. Poi mi immergo fino al collo quando sono "arrivato". In queste festività ho trascorso giorni molto intensi, per i quali mi viene da dire soltanto "grazie". Tutto quello che sto vivendo è un dono grande di Dio.
In questo percorso, quali esperienze significative ti vengono in mente?
Alcuni momenti forti del mio percorso vocazionale fanno da sfondo a questa partenza. Ricordo un fine settimana dal 6 all’8 dicembre del 1998, quando ho partecipato ai miei primi esercizi spirituali organizzati dal Seminario diocesano di Senigallia, in quarta superiore. Erano guidati da un padre missionario della Consolata e per me è stato l’inizio di un cammino nuovo. Dopo non sapevo bene cosa fare della mia vita, ma avevo intuito che qualunque cosa avesse chiesto Lui, l’avrebbe fatto per farmi felice. Sono entrato nel Seminario regionale di Ancona. Qui ho fatto discernimento vocazionale, capendo pian piano che la missione era il mio posto. In seminario mi hanno aiutato a capire ancor meglio la mia strada e nel 2004 sono andato a trovare la comunità dei Missionari della Consolata a Torino: mi sono sentito a casa, subito, una fraternità che mi ha coinvolto immediatamente. Grazie a questa mia storia, mi sento completamente, fino al midollo, della diocesi di Senigallia e completamente dei Missionari della Consolata.
Un cammino particolare, in cui la vocazione missionaria e quella diocesana si sono incontrate spesso…
Sì, è così. E mi vengono in mente le parole del Vescovo Giuseppe. Più volte mi ha detto che in questo cammino di discernimento avrei dovuto rispondere al Signore con un "sì" che coinvolge l’intera Chiesa diocesana. Qui sono cresciuto, qui è nato il desiderio donarmi al Signore. Come questo "incrocio" possa continuare non lo so, ma di sicuro nella fedeltà al quotidiano, alla mia vocazione, vivrò in modo ancor più forte la comunione alla mia chiesa.

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Martedì 9 gennaio, 2007 
alle ore 9:07
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