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Confindustria Ancona, da Senigallia, chiede “Territorio sicuro per imprese e persone”

Alla Fenice per l'assemblea dei soci anche il presidente nazionale Bonomi e i presidenti di Regione Acquaroli e Bonaccini - VIDEO

Assemblea dei soci di Confindustria Ancona alla Fenice di Senigallia

Si è svolta martedì 15 novembre al Teatro La Fenice di Senigallia l’Assemblea dei soci di Confindustria Ancona. Un luogo e una data non casuali: fissata proprio a due mesi dall’alluvione che, tra il 15 e il 16 settembre, ha colpito Senigallia e il suo entroterra.

Così come casuale non era il titolo dell’evento: “MAI PIU’! Territorio sicuro per imprese e persone”.

Dopo la relazione introduttiva del presidente di Confindustria Ancona Pierluigi Bocchini ha preso il via la tavola rotonda “La resilienza delle imprese ed il ruolo delle istituzioni nella gestione delle calamità”, moderata da Giancarlo Laurenzi, Direttore del Corriere Adriatico.

Assemblea dei soci di Confindustria Ancona alla Fenice di SenigalliaAssemblea dei soci di Confindustria Ancona alla Fenice di SenigalliaAssemblea dei soci di Confindustria Ancona alla Fenice di Senigallia

Il confronto ha visto la partecipazione di Giovanni Baroni, Presidente Piccola Industria Confindustria e Delegato PGE Programma Gestione Emergenze, Cosimo Rummo, Presidente e Amministratore Delegato Rummo S.p.A., Francesco Acquaroli, Presidente Regione Marche e Commissario Delegato eventi metereologici settembre 2022, Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia-Romagna e Commissario per la Ricostruzione post Terremoto 2012.

Le conclusioni sono state affidate al Presidente nazionale di Confindustria, Carlo Bonomi.

Così il presidente Acquaroli, intervenendo all’Assemblea: “Serve un piano nazionale di mitigazione del rischio idrogeologico perché una Regione, come le Marche, da sola, non ha le risorse sufficienti per salvaguardare tutte le criticità sull’intero territorio. Da parte del governo nazionale stiamo percependo una disponibilità verso le problematiche che stiamo affrontando. Occorre anche sburocratizzare gli iter degli interventi per fare in modo che gli investimenti possano concludersi in tempi compatibili con le urgenze rilevate, in un territorio che non è solo quello regionale che vede accadere sempre più frequentemente eventi distruttivi. È importante dunque che questa riflessione venga dagli industriali nel corso di questa iniziativa.

I problemi da affrontare riguardano i tempi delle procedure che vanno cambiati e snelliti, oltre all’atteggiamento verso queste tematiche che non può essere ideologico ma deve tendere a trovare le soluzioni necessarie, perché la tempestività può significare anche evitare danni alle persone e alle cose. Quindi la semplificazione deve oggettivamente rappresentare una priorità. Dobbiamo ricordare che l’alluvione è avvenuta a pochi giorni dalle elezioni politiche, con un Governo uscente e uno entrante. Ora stiamo lavorando con gli esponenti dell’esecutivo. La settimana scorsa ci sono stati incontri con il sottosegretario Mantovano, domani sarò a Roma per incontrare il ministro Musumeci, con cui ho parlato anche nei giorni scorsi. Faremo il punto sull’alluvione e sulle iniziative da mettere in campo e che stiamo cercando di definire e, dall’altra parte, anche un punto sul sisma accaduto nei giorni scorsi”.

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