Una 73enne è finita in manette con l’accusa di stalking. La nonnina si sarebbe resa responsabile di atti persecutori ai danni dei vicini di casa. Ad arrestarla sono stati i Carabinieri della Compagnia di Senigallia in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Ancona su richiesta della Procura della Repubblica.

E’ accaduto in località Santa Maria a Corinaldo. A denunciare la 73enne il 16 febbraio scorso era stato il vicino di casa dell’arrestata. L’uomo aveva riferito alle forze dell’ordine di vivere nel terrore a causa delle condotte ritorsive attuate dalla 73enne, sia nei suoi confronti che in quelli della sua compagna. Alla base della diatriba, un’infondata rivendicazione della proprietà dove il denunciante vive attualmente a Corinaldo.

In più di un’occasione la signora avrebbe minacciato i due coniugi, avrebbe preso a sassate la loro abitazione e si sarebbe appostata davanti al cancello di casa, suonando ininterrottamente il campanello e brandendo delle cesoie da giardinaggio, intimandoli di andarsene da quella dimora.

Secondo le vittime, gli atteggiamenti della donna, perduravano oramai da molto tempo; a conferma di questa tesi, i numerosissimi procedimenti penali a cui la donna era stata sottoposta dal 1987 per reati similari, sempre inerenti alla rivendicazione della casa coloniale.

Provvedimenti che puntualmente erano elusi o non rispettati dalla donna. Il Giudice ritenendo sussistente, concreto e attuale il pericolo che l’indagata potesse continuare a porre in essere comportamenti analoghi, verificato che l’atteggiamento persecutorio perdura da tempo immemore nei confronti di chiunque abbia il possesso dell’abitazione che lei stessa rivendica come propria, ha applicato gli arresti domiciliari.