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Senigallia, intasca i soldi per una polizza assicurativa e poi sparisce

Falso promotore finanziaro Barclays denunciato per truffa alla Guardia di Finanza

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Hotel Corallo Senigallia
Coppia di senigalliesi truffata che si è rivolta all'Unione Nazionale Consumatori

Due vittime di un falso promotore finanziarioBarclays già ci sono, ma i referenti di Senigallia dell’Unione Nazionale Consumatori hanno intenzione, oltre di andare a fondo nella questione, anche di capire se ci sono altre persone vittime di un tentativo di truffa perpetrata da un 45enne senigalliese che ora verrà denunciato alla Guardia di Finanza e il fatto segnalato a Bankitalia.

Le prime sono una coppia di senigalliesi i quali, dopo aver acceso un mutuo trentennale per l’acquisto di una casa, si sono visti costretti a pagare oltre 7.000 euro per una polizza assicurativa a garanzia del mutuo, senza mai aderirvi. Con solo una chiamata di preavviso, dalla sera alla mattina dopo.

La vicenda è complessa ed è partita all’inizio di marzo 2013. A spiegarcela sono gli avvocati Corrado Canafoglia, coordinatore regionale per le Marche, ed Elisa Pellegrini, referente per l’U.N.C. senigalliese.

Nel marzo 2013 una coppia di senigalliesi 35enni si rivolge prima alla propria banca (della quale sono clienti da anni) e poi, su consiglio di un agente immobiliare di conoscenza, a un promotore finanziario, per accendere un mutuo trentennale per l’acquisto della casa. Dato che con la banca non si trova una soluzione, le trattative vanno avanti con il promotore che si presenta come operatore della Barclays e sul quale, inizialmente, non v’è alcun sospetto considerato che era ben conosciuto dai funzionari della Banca senigalliese e non solo, ma al cui interno si sono svolti la maggior parte degli incontri, anche all’interno dell’ufficio del Direttore e in sua assenza. Una persona che dunque aveva libero accesso ai locali della Banca.

Il giorno prima della stipula del mutuo da 150.000 euro il promotore ha fatto presente della necessità di stipulare una polizza assicurativa a garanzia del mutuo per un’eventuale perdita di lavoro, dal prezzo di 8.300 € è stata poi ridotta a 7.500 per uno “sconto” praticato, a suo dire, dalla Barclays. Un atto presentato come necessario per la concessione del mutuo e a cui i due senigalliesi non vogliono assolutamente rinunciare, considerati i tempi che corrono. E così, per evitare lo slittamento del rogito, i due pagano i 7500 euro con assegno consegnato direttamente al promotore alla stipula del mutuo, intestato ad un consorzio – il Sigma Uno di Viterbo – con il quale non hanno mai tenuto alcun rapporto e di cui non conoscevano nemmeno l’esistenza. Il tutto avviene davanti a un notaio e a un responsabile della Barclays, anch’egli mai visto prima.

Dopo la stipula del mutuo e il pagamento dell’assegno per la polizza, avvenuto a giugno 2013, iniziano a venire meno i contatti con il promotore senigalliese, tanto che, alla coppia non viene consegnato alcun documento sulla famosa polizza che serviva come garanzia, richiesta dalla banca. A ogni richiesta dei due di avere copia della documentazione, il soggetto faceva da contraltare con una scusa sempre diversa: dalla segretezza dell’atto, agli impegni improvvisi. Tutti motivi che hanno permesso fino a oggi di non rilasciare ai due senigalliesi alcun documento.

Da qui la segnalazione all’Unione Nazionale Consumatori, che si è mossa con la Barclays, con il sopracitato consorzio e con il soggetto promotore per avere informazioni circa la polizza stipulata. La banca londinese fa presente di essere all’oscuro della polizza, la quale tra l’altro non risulta nel database dell’istituto di credito; di non conoscere il promotore finanziario e di non averla mai richiesta.
Il responsabile di zona di Barclays ha dichiarato di conoscere il promotore che si è interessato del mutuo (pur avendo agito davanti a un altro responsabile Barclays), sostenendo però che lo stesso non era un promotore finanziario Barclays ma un promotore creditizio di Mediofima (un’agenzia immobiliare e di consulenza creditizia). Quindi emerge che la stipula dell’eventuale polizza non era legata al mutuo, che invece è regolarmente stipulato e in vigore.
Dal canto suo, il consorzio risulta irreperibile sia all’indirizzo della sede legale, sia attraverso la posta elettronica certificata e non ha mai fornito spiegazioni.
Del promotore invece nessuna traccia per tutta l’estate fino a quando, pochi giorni fa, i due vengono a scoprire attraverso una comunicazione del legale dell’uomo un’altra amara sorpresa: la polizza in realtà non era una polizza vita ma una polizza infortuni, quindi tutt’altro da ciò che era stato presentato, assolutamente slegata dal mutuo e non obbligatoria; sempre nella comunicazione dell’avvocato del finto promotore Barclays viene fatto poi riferimento alla documentazione ufficiale che sarebbe in possesso del consorzio che incassava le somme.

Una vicenda dunque tutt’altro che lontana dalla soluzione e che vede ora il passaggio alla querela presso la Guardia di Finanza. “Cerchiamo di capire– spiegano Canafoglia e Pellegrini – dove siano finiti i 7500 euro, che ruolo abbia il soggetto attualmente non reperibile dato che si spaccia per promotore della Barclays senza esserlo, usando la loro documentazione e agendo per loro, oltre al fatto che si muove liberamente all’interno di alcune banche cittadine pur senza essere un loro impiegato. Ma soprattutto abbiamo il timore che altre persone possano essere state raggirate in questo modo o in simili situazioni, quindi oltre alla denuncia, segnaleremo il fatto alla Banca d’Italia“.

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