Jin Ju in concerto a Senigallia: mondi lontani legati dalla tastiera di un pianoforte
L'esibizione della pianista cinese in un Auditorium San Rocco esaurito, raccontata con FOTO e VIDEO da Simone Luchetti

Mondi lontani si sono incontrati con “Piano Recital” domenica 12 gennaio a Senigallia, legati dalla tastiera del pianoforte suonato da Jin Ju, pianista cinese la cui esibizione in un Auditorium San Rocco tutto esaurito, addirittura insufficiente a soddisfare la domanda di biglietti, si inseriva nel cartellone di Senigallia Concerti 2024/2025, per la direzione artistica di Federico Mondelci.
Il concerto di Jin Ju ce lo raccontano le immagini di Simone Luchetti, che, oltre ad aver “catturato” la musica di Jin Ju nella serie di fotografie che pubblichiamo in questo articolo, dopo l’esibizione ha anche raggiunto la musicista insieme a Mondelci.
Luchetti ha rivolto loro, nel video che potete vedere qui di seguito e sul canale YouTube di Senigallia Notizie, alcune domande su ciò che più lo aveva incuriosito della interpretazione della pianista, dando spazio, nel suo montaggio, anche ad un siparietto finale con i due musicisti e all’annuncio dei prossimi appuntamenti della stagione di Senigallia Concerti, che proseguirà già domenica 19 gennaio al Teatro La Fenice con Frank Sinatra Tribute – Antony Strong & Colours Jazz Orchestra.
Oltre al video e alle fotografie di Simone Luchetti, vi proponiamo in questo articolo anche la presentazione del concerto redatta da Maria Chiara Mazzi, subito qui di seguito, e poi la biografia di Jin Ju.
Sono due mondi all’apparenza lontanissimi quelli raccontati nelle due parti del concerto. Lontani, eppure legati dalla stessa voce della tastiera di un pianoforte.
All’inizio entriamo in un salotto borghese del primo Ottocento tedesco, quello di Mendelsshon, un salotto nel quale letteratura e filosofia sono protagoniste delle discussioni e degli incontri e dove la musica funge non da sottofondo, ma da collante e da ulteriore momento di riflessione, fatta con le note. È questo il senso delle Romanze senza parole (“dove finiscono le parole inizia la musica” affermava Heine), nell’idea di base, nella raffinatezza compositiva e nell’eleganza lontane anni luce dalla ‘musica da salotto’ di facile esecuzione e di semplice comprensione, affidata ai (e alle) dilettanti per allietare i convenuti tra una chiacchiera e l’altra. Pagine di contenuto complesso, anche se non sempre di appariscente virtuosismo, dove l’autore esprime ‘oltre le parole’, un sentimento e un pensiero.
Sul fronte opposto sta la sala da concerto, dove il virtuoso, deve attirare con la sua bravura e la sua tecnica funambolica gli spettatori stupiti. “Le mani lunghe e nervose tempestano la tastiera e escono uragani. Ha la forza di sottomettere il pubblico, di sollevarlo e di lasciarlo cadere a piacere, alterna il delicato, l’ardito, il vaporoso, lo stravagante e lo strumento fiammeggia e scintilla sotto le sue dita”, scrive un cronista recensendo un’esibizione di Liszt. Liszt, che ‘inventa’ il recital pianistico e che grazie alle sue avventure sonore mirabolanti riesce a mediare musicalmente, come vediamo, tra mondi apparentemente lontanissimi: il salotto borghese (nella trascrizione dei Lieder di Schubert) e il teatro d’opera (nelle trascrizioni e nelle parafrasi da Verdi). Liszt trova in queste pagine non solo il modo per mostrare la propria bravura, ma anche quello di mescolare codici e idee, in un’epoca (il secondo Ottocento) nella quale l’unione dei linguaggi è meta ricercata da tutti gli artisti.
Come entr’acte, la nostra interprete colloca due brani contemporanei di compositori di oggi, Pi-Huang del 1995 e The drum tower del 1987, personale omaggio a due importanti voci della musica cinese del Novecento.
Maria Chiara Mazzi
Biografia
Jin Yu
Nata a Shanghai da una famiglia di musicisti, ha ottenuto il Diploma e il Master al Conservatorio di Pechino, il Master all’Accademia Pianistica Internazionale di Imola, il Diploma e Medaglia d’Oro in “Professional Performance” del Royal Northern Music College di Manchester ed è stata premiata in prestigiosi concorsi internazionali quali il Cajkovskij di Mosca e il Queen Elizabeth di Bruxelles.
Si è esibita in alcune tra le più importanti sale da concerto, tra cui la Konzerthaus di Berlino e Vienna, la Sala Grande del Conservatorio di Mosca, il Palais de Beaux Arts di Bruxelles, Bridgewater Hall di Manchester, il Teatro della Pergola di Firenze, la Sala Verdi di Milano e tutte le principali sale da concerto delle maggiori stagioni cinesi; è stata fra l’altro tra le prime ad esibirsi nella Città Proibita.
Ha collaborato come solista con importanti orchestre, tra le quali la China National Symphony Orchestra, la BBC Philharmonic, la Oslo Symphony Orchestra
Nel 2009 ha suonato in Sala Nervi in Vaticano davanti al Papa Benedetto XVI, suonando in mondovisione musiche da Scarlatti a Liszt su sette diversi strumenti d’epoca. Ha una importante discografia: “Exclusive Artist” dal 2010 di MDG ha vinto nel 2012 il premio come Miglior Disco dell’Anno e nel 2015 il suo CD “Frédéric Chopin-Late piano works I” ha vinto il “Grand prix du disque Frédéric Chopin”. Ha già registrato musiche di Beethoven, Schubert, Chopin, Schumann e, per Frame, l’integrale degli Studi di Debussy.
I suoi concerti sono stati trasmessi dalla radio e dalla televisione in tutto il mondo, dagli USA all’Italia, dal Belgio all’Inghilterra) e la Televisione di Stato Cinese CCTV ha realizzato su di lei tre documentari.
Ha insegnato al Royal Northern Music College di Manchester, è ora docente all’Accademia Pianistica Internazionale di Imola e tiene masterclass in Cina, Europa e Stati Uniti. Attualmente è docente al Conservatorio Centrale di Pechino.
Il 30 dicembre 2020 è stata insignita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella della prestigiosa onorificenza di “Cavaliere della Repubblica Italiana”
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