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Arvultùra, incontro sulla legge Salvini sull’immigrazione e la sicurezza

Appuntamento per giovedì 21 febbraio alle ore 21.15

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Il centro di aggregazione giovanile e sede di Arvultura

Lo Spazio Comune Autogestito Arvultura organizza per giovedì 21 febbraio alle ore 21.15 un incontro di formazione e analisi della legge Salvini sull’immigrazione e la sicurezza.

Con l’avvocato Paolo Cognini (Asgi – docente di diritto dell’emigrazione) andremo a scoprire come il Decreto “dell’esclusione” modifica la normativa sull’immigrazione e sulla cosiddetta “sicurezza urbana”.

L’incontro avrà la forma di un’assemblea pubblica, aperta a tutti e tutte, singoli come associazioni, lavoratori e lavoratrici dell’accoglienza, per parlare della legge, dei suoi effetti e delle sue conseguenze, ma anche e soprattutto, vogliamo avere l’ambizione di incontrarci e riconoscerci per costruire percorsi di disobbedienza sociale sul nostro territorio alla barbarie, al razzismo e all’esclusione sociale legalizzata ed istituzionalizzata.

Il cosiddetto “Decreto Salvini”, ormai diventato legge, al di là della propaganda, avrà effetti materiali sulla vita di migliaia di uomini e donne. Il primo e sicuro effetto sarà quello di negare i diritti fondamentali, aggravare le situazioni di esclusione sociale e creare sempre incontro di formazione e analisi della legge Salvini più nuovi poveri e nuove povertà.

Gli effetti devastanti e drammatici di questa legge devono essere combattuti con pratiche e percorsi di disobbedienza sociale che devono essere all’altezza dell’attacco alle libertà e ai diritti, in primis dei migranti e dei rifugiati, ma anche di tutte quelle persone che ogni giorno lottano e si mobilitano. La legge è anche un attacco diretto alle occupazioni abitative e alle lotte della logistica. Insomma a chi ogni giorno reclama una vita dignitosa, conquistando il diritto alla casa ed un reddito sul posto di lavoro.

Vogliamo incontrarci, confrontarci e discutere,vogliamo riconoscerci dietro ad una bandiera unitaria , quella degli “Indivisibili”, quella di chi rifiuta la chiusura dei porti mentre lo sguardo scorge un barcone in difficoltà, quella degli occupanti di case che resistono agli sfratti e alla “politica della ruspa” del ministro degli interni, quella di chi pensa che la propaganda sulla militarizzazione dei territori sia un inutile spot elettorale, mentre invece la sicurezza vera si costruisce garantendo un tetto , diritti, residenza e dignità alle persone.

Commenti
Solo un commento
Antonio 2019-02-20 14:08:38
"vogliamo avere l’ambizione di incontrarci e riconoscerci per costruire percorsi di disobbedienza sociale sul nostro territorio"... Persone INUTILI ad una società civile e rispettose delle regole!
ATTENZIONE!
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