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Antonio Mastrovincenzo loda i risultati di Senigallia Città della Fotografia

Secondo il presidente del Consiglio regionale il riconoscimento farà spiccare il volo ai progetti della città

Mondolfo Scale - Produzione scale a chiocciola e a giorno - Mondolfo (PU)
Antonio Mastrovincenzo

Proprio in questi giorni, visto il successo ottenuto, che è extra large, il Comune di Senigallia ha prorogato per tutto il mese di agosto l’apertura della mostra antologica di Lorenzo Cicconi Massi alla Rocca Roveresca.

Decolla Visionaria e a Palazzo del Duca, dove, al piano nobile, dopo Doisneau, arriverà Alexander Rodchenko. Progetto di Katiuscia Biondi per un libro e una mostra su Mario Giacomelli destinati a viaggiare tra Senigallia, New York e Parigi. Dalla Fondazione Senigallia, che promuove la catalogazione dell’opera di Giorgio Pegoli viene la proposta di mostre nei musei delle città gemellate relativa alla testimonianza di fotogiornalismo umanitario del notissimo reporter senigalliese.

Il presidente del consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo salutando al Musinf il pubblico dell’incontro con Tristano Di Robilant, ha fatto notare che il riconoscimento ufficiale da parte della Regione Marche di “Senigallia città della Fotografia”, contribuirà a far spiccare il volo ai progetti per lanciare la Spiaggia di velluto come città internazionale vocata alla fotografia.

Infatti proprio nei giorni scorsi il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, ha comunicato che dopo Doisneau, Senigallia si prepara alla stagione della grande fotografia russa. Il 2018 è stato l’anno della mostra dedicata al fotografo francese Robert Doisneau, autore del famosissimo scatto del “bacio”, che solo nei primi mesi ha portata migliaia e migliaia di visitatori.

E dalla Francia si passerà presto alla Russia. L’Amministrazione Comunale è al lavoro per portare a Senigallia una mostra dedicata ad Alexander Rodchenko, celebre fotografo russo della prima metà del ‘900, passato alla storia come “il padre della fotografia sovietica”.

Con lui nacque infatti il “Metodo Rodchenko” che si basa su prospettive scorciate, punti di ripresa insoliti dal basso verso l’alto.

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