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Addio code in filiale per fare un bonifico: gli italiani entrano in banca dal Web

Tradizionali, "phy-gital", digitali puri: ecco i nuovi correntisti

banconota da 50 euro, soldi, banconote

Le banche stanno ormai da qualche anno affrontando una profonda trasformazione per adeguarsi all’avanzata delle nuove tecnologie, avanzata che ha innescato la rivoluzioni in molti settori, non solo quello finanziario; si tratta, infatti, di un cambiamento epocale, non solo pratico, ma anche, se non soprattutto, culturale.

La rivoluzione digitale ha, infatti, permesso di liberalizzare il mercato, di ridimensionare in modo potente lo strapotere delle banche fisiche e di mettere a disposizione degli utenti una varietà di servizi e prodotti finanziari innovativi che consentono l’accesso ai servizi online anche ai più giovani.

Basti pensare alle migliori carte prepagate che diventano dei veri e propri conti correnti da portare nel portafoglio e da gestire attraverso il PIN e lo smartphone, grazie ad App dedicate, per mezzo delle quali si possono fare pagamenti, bonifici e trasferimenti di denaro immediati con pochi tap.

Questo e ciò che emerge dall’ultima analisi dell’Associazione Bancaria Italiana: sono 18,7 milioni gli italiani che utilizzano con regolarità l’home banking e i servizi offerti dai vari istituti di credito, 2,3 milioni in più rispetto a due anni fa. Di questi circa il 29%, quasi 6 milioni di correntisti, utilizza principalmente lo smartphone mentre il restante 71% opera attraverso il “vecchio” computer, anche se la percentuale dei primi è in continua crescita.

Possiamo individuare tre categorie di correntisti: i tradizionali, circa 6 milioni di correntisti italiani che non utilizzano canali telematici ma si recano regolarmente in filiale e preferiscono i contatti personali con i consulenti, i “phy-gital”, i fisici-digitali, la categoria più numerosa, 53%, che utilizza entrambe le vie di comunicazione, e i digitali puri, ovvero coloro che gestiscono le proprie risorse finanziarie esclusivamente attraverso il Web e le App.

Sono, dunque, tempi duri per le banche, che devono correre per restare al passo coi tempi e rispondere in modo efficace alle sfide che arrivano dal futuro. Tra stringenti normative europee per la tutela del consumatore, clienti sempre più capaci di maneggiare gli strumenti informatici e, quindi, sempre più esigenti, cybercriminali costantemente pronti a ordire truffe e furti e la concorrenza sempre più feroce, non è, infatti, facile restare a galla e offrire servizi concorrenziali agli utenti. La digitalizzazione all’avanguardia diventa, dunque, strumento di fidelizzazione dei correntisti più smart che sono bravissimi a trovare le offerte più vantaggiose e a cambiare operatore finanziario in pochi minuti.

A onor del vero, però, la maggior parte degli istituti di credito sembra reggere il colpo e riesce a offrire un servizio d’eccellenza anche a chi di recarsi in filiale non ne vuole proprio sapere, neanche per le operazioni finanziarie più complesse, come gli investimenti o la gestione dei risparmi, operazioni che comunque la maggior parte degli italiani preferisce ancora affidare ai professionisti del settore.

Articolo Pubbliredazionale
Pubblicato Lunedì 7 maggio, 2018 
alle ore 0:30
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