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Ragazzacce. Repertorio Artistico Irriverente al Gratis Club di Senigallia

La rassegna organizzata da Confluenze comincia domenica 3 dicembre ore 18:30

Tendarreda - Le tende di tendenza - Pesaro
Gratis Club, interno

Prende il via la rassegna organizzata da Confluenze al Gratis Club, via Bonopera 53 a Senigallia. Come affermava Ute EhrhardtLe brave ragazze vanno in paradiso, le cattive dappertutto!”

Questo slogan profondamente liberatorio racchiude il senso del progetto che nell’arco di tre mesi presenterà un gruppo di artiste, musiciste ed attrici. Lontano dalle consuetudini celebrative di molte manifestazioni rivolte alle donne. Si comincia con “Mozart-Satie Cage” di e con Alessandra Mostacci, pianoforte e Eloisa Macrì, attrice.

E’ uno spettacolo diviso in 3 parti: La prima dedicata al pensiero del grande Compositore austriaco, la seconda è riservata al genio di colui che viene definito l’iniziatore dell’Ambient music da lui denominata “Musique d’Ameublement” (Musica d’arredamento): Erik Satie e l’ultima parte a John Cage, considerato uno degli artisti più rivoluzionari e influenti del Novecento.

La rassegna RagazzacceLe lettere di Mozart rivelano il mondo privato nel quale egli si concede completamente alle donne della sua vita: La madre, la sorella, la “cuginetta coniglietta“, con la totale fiducia del bambino che si appoggia completamente alle figure femminili del suo vissuto. Con gli uomini, invece, Wolfango si mette sull’attenti, sulla difensiva: diventa abbastanza formale e circospetto. Satie è colui che ribalta il romantico concetto di Artista Eroe per indicare l’importanza della Creatività artigianale dell’Autore. E’ l’eroe del paradosso che rifiuta l’idea di una scuola e di seguaci della didattica scolastica.

John Cage compositore, teorico musicale, poeta e alchimista della rivoluzione. John Cage occidentale, cacciatore di funghi, lettore di Wittgenstein e innovatore dei mesostici; e John Cage orientale, appassionato di musica indiana, studioso dell’I Ching e dei Mutamenti, filosofo del buddhismo zen. Ironico, taciturno, sorridente. Anarchico senza tempo e asceta contemporaneo. Sono i tanti volti di un genio che ha deciso di smantellare le tradizioni e i canoni estetici per ristabilire il principio originario e ultimo del vero artista: l’arte come metafisica, come articolazione spirituale e lacerto dell’essere che l’uomo – suo modesto esecutore – deve dedicarsi a liberare. Un’arte spesso codificata, complessa e indecifrabile, ma tale da risultare, in ultima istanza, paradossalmente essenziale.

 

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