Si avvia verso la conclusione la vicenda del ristoratore che non poteva lavorare poiché i condomini erano contrari all’installazione della canna fumaria all’interno del cortile condominiale. Il ricorso al tar che i residenti avevano avanzato per bloccare i lavori del commerciante nel condominio di via Armellini, in pieno centro storico a Senigallia, è stato respinto, aprendo così di fatto la strada a nuovi sviluppi.

Innanzitutto viene sancito il diritto a installare una canna fumaria anche senza il permesso dei condomini: la sentenza del Tar delle Marche n.648 del 2017 avrà ripercussioni anche in altre città al di fuori di Senigallia, dato che sembra essere una delle prime volte che il diritto viene ribadito. E poi c’è la questione materiale: ora il ristoratore potrà far partire i lavori e quindi iniziare ad accendere la brace. Anche se, al momento, le chiavi non sono ancora state consegnate e quindi si è ancora fermi con i lavori.

Le controversie tra alcuni condomini e il commerciante vanno avanti dall’estate 2015 da quando quest’ultimo aveva annunciato l’apertura di una braceria in via Armellini. Prima c’era stata l’imposizione di installare una canna fumaria, come richiesto dal Comune, poi l’opposizione di alcuni vicini residenti nel palazzo i quali, dopo la sentenza del tar, avrebbero rifiutato di consegnare le chiavi accesso al cortile interno, sia al commerciante che all’amministratore di condominio.