“Il caldo torrido ed insopportabile ha colpito anche i dirigenti del partito della Rifondazione Comunista di Senigallia. Non può essere altrimenti. Il sonno profondo, che li ha avvolti per tanto tempo, è stato interrotto da un fremito, da un sussulto, da una spinta innescata ‘ad arte’ da altri”.

A parlare è Francesca Fava, vice presidente dell’associazione “Energie per Senigallia” a proposito dell’attacco ironico mosso da Rifondazione comunista nei confronti di Massimo Bello, dopo la pubblicizzazione del comitato a difesa dell’ospedale di cui fa parte la stessa associazione “Energie per Senigallia”.

“Bello è stato attaccato senza motivo alcuno: in piena stagione estiva – prosegue Fava – i nipotini italiani di Stalin hanno pensato bene di parlare di lui, ‘colpevole’ solo di scendere in campo per affrontare anche la delicata questione del depotenziamento del nostro ospedale e della sanità territoriale”.

“Negli ultimi vent’anni – continua ricordando il passato da consigliere comunale a Senigallia, provinciale ad Ancona e da sindaco a Ostra Vetere – Bello è stato protagonista nella difesa e nell’affermazione del diritto alla salute della nostra comunità. Il suo impegno politico, amministrativo ed istituzionale nel campo della sanità è scritto e accertato in documenti, mozioni, interrogazioni, ordini del giorno, atti amministrativi. Cosa avete fatto invece voi di Rifondazione, che avete percentuali di consenso da ‘prefisso telefonico’?”

“Non riusciamo a comprendere cosa in realtà preoccupi davvero Rifondazione Comunista: la nostra associazione Energie per Senigallia è nata – conclude la vicepresidente Fava – in tempi non sospetti per occuparsi, in particolare, del presente e del futuro della nostra città. Fatelo anche voi di Rifondazione Comunista: evitate di scrivere comunicati stampa dal sapore fazioso e strumentale e anzi, aiutateci a promuovere la Petizione, a raccogliere le firme, e magari a pensare ad altre iniziative. Più siamo, meglio è. L’importante è condividere lo stesso obiettivo”.