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Successo per Demanio Marittimo.Km-278 a Marzocca di Senigallia

80 protagonisti di oltre 20 appuntamenti per una notte che, tra riflessioni e prospettive, guarda al futuro partendo dalla cultura adriatica

Burlesque - Summer Jamboree #18 - Venerdì 4 agosto 2017 - Senigallia (AN)
L'allestimento e il pubblico per la settima edizione di Demanio Marittimo.Km-278 a Marzocca di Senigallia

Non è stata solo un successo di pubblico, la settima edizione di Demanio Marittimo.Km-278 che si è svolta nella notte di venerdì sulla spiaggia di Marzocca. Alla partecipazione che cresce anno dopo anno si aggiunge infatti un altro risultato: l’affermazione evidente dell’idea di comunità che da sempre è alla base della manifestazione curata da Cristiana Colli e Pippo Ciorra, promossa dalla rivista MAPPE, in collaborazione con il MAXXI, Museo delle Arti del XXI secolo, il Comune di Senigallia, la Regione Marche e un’ampia rete di partner pubblici e privati. “Comunità” – è emerso più volte durante la discussione – come fondamento di ogni forma di progetto, domanda di ogni territorio, prospettiva e visione di futuro. Chi si ritrova ogni anno sulla spiaggia di Marzocca non è solo spettatore, ma si fa portatore e testimone dell’importanza di questa domanda.

Le risposte di questa edizione si sono articolate in oltre 20 appuntamenti, nelle voci di 80 protagonisti, nel flusso costante di persone che si è mosso nel suggestivo allestimento di specchi, tra i due palchi e il tavolo di lavoro centrale, novità di quest’anno, dedicato a creare un laboratorio sulla ricostruzione. Intitolato Community after Earthquake, è stato animato dai progettisti del laboratorio di Stefano Boeri, incaricato del coordinamento della pianificazione urbanistica delle quattro regioni colpite dal terremoto, dall’architetto Mario Cucinella con la scuola SOS, a capo del piano per la ricostruzione di Camerino e curatore del prossimo Padiglione Italia alla Biennale Architettura, dagli studenti delle Università coinvolte nella riflessione post-sisma – Università Politecnica delle Marche, SAD di Camerino e molte altre – oltre al gruppo di lavoro che fa riferimento alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche guidata da Carlo Birrozzi.L'allestimento e il pubblico per la settima edizione di Demanio Marittimo.Km-278 a Marzocca di Senigallia

Il punto di partenza come sempre è stata la cultura adriatica, oggi più che mai risorsa di un territorio chiamato a una rigenerazione profonda del suo modello di sviluppo, delle sue forme dei convivenza, delle sue nuove centralità abitative. Anche quest’anno Demanio Marittimo l’ha posta di fronte al mare e di fronte alla sua capacità di apertura, di rivolgersi all’altra sponda, di includere saperi – arte, architettura, design, innovazione – e di confrontarsi con l’altro.
Anno speciale anche per la celebrazione dei vent’anni del progetto culturale-editoriale del gruppo Gagliardini: la rivista MAPPE con i suoi primi 10 numeri, Demanio Marittimo con le sue 7 edizioni, il sistema Mappelab inaugurato da Vittorio Gagliardini oltre 20 anni fa.

L'allestimento e il pubblico per la settima edizione di Demanio Marittimo.Km-278 a Marzocca di SenigalliaTra gli appuntamenti più seguiti le anticipazioni sulle grandi mostre internazionali di architettura, le conferenze di architetti internazionali come Mark Lee di JOHNSTONMARKLEE e Stefano Boeri, il racconto intervista al critico Achille Bonito Oliva, gli incontri con artisti che portano le storie delle loro comunità sulla scena internazionale, dalla Biennale di Moataz Nasr e Sisley Xhafa all’Albania di Adrian Paci. Tra i momenti più emozionanti l’incontro tra due storie parallele che l’artista Giovanni Gaggia ha unito per la prima volta sul palco di Demanio Marittimo: quello tra Daria Bonfietti, Presidente dell’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica, e Luisa e Tiziana Davanzali, figlie dell’anconetano Aldo Davanzali, fondatore dell’Itavia, scomparso nel 1985, vittima dell’accusa infondata della responsabilità della tragedia. E ancora, gli archivi come fonti di creazione di nuove comunità epistemiche, appartenenze, forme innovative di costruzione del valore.
La retrospettiva integrale dedicata al regista e illustratore marchigiano Simone Massi ha accompagnato l’attesa dell’alba, carica di idee, riflessioni, progetti, sul litorale adriatico.

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