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Senigallia: mostre di Marco Mandolini e Maurizio Pasquini

Si tengono in biblioteca, nell'ambito di "Frames"

Marco Mandolini

Iniziano gli eventi collaterali alla manifestazione Frames “Osservare Stenopeico” che si svolge a Senigallia dal 17 maggio al 24 giugno 2017.


Si comincia con le mostre fotografiche alla Biblioteca Antonelliana:
Dal 17 al 23 maggio espongono Marco Mandolini e Maurizio Pasquini, due esponenti del gruppo fotografico F7.

Marco Mandolini  espone il suo Portfolio “Io Marco Mandolini” una serie di autoritratti con cui fa introspezione. La passione di Marco Mandolini per la fotografia è totalizzante. Ha scattato nella sua vita migliaia di fotografie. Si alza il mattino presto e compie una rilevazione di quello che ci può essere di nuovo in città, sul lungomare, in spiaggia. Se ti guarda hai l’impressione che misuri se le luci sono giuste, se hai un’espressione, un moto dell’anima, della mente che valga la pena fissare sulla pellicola. L’ultima volta che a Senigallia è piovuto molto, a vento, ha raccolto i manifesti che si erano staccati dai muri e li ha ricomposti e fotografati a formare immagini dalle pieghe inusitate. Se il mare in tempesta disegna l’arenile in nuove forme o lascia tracce interessanti certo Mandolini è li ad esaminare, interpretare, fotografare. Se l’asfalto delle strade evidenzia fenditure, lui, Mandolini, trae immagini spazialiste che, nero su nero, sarebbero piaciute a Lucio Fontana, ma anche a Burri. Il Musinf di Senigallia conserva alcune centinaia delle fotografie di Mandolini. Una scoperta ed una lezione, che mette in moto fantasia e sentimenti degli allievi, che seguono Mandolini nei corsi di fotogiornalismo del Musinf. Poi ha scoperto la dimensione bodyartistica. Sono venute le immagini forti, a loro modo liberatorie, degli autoritratti attraverso i quali l’artista ha scoperto il piacere di indagare se stesso. Si tratta di una ricerca rigorosa e sistematica, che ha una sua dimensione narrativa attraente e che ha prodotto immagini di qualità. Mandolini viaggia nel suo io, un po’ regista e un po’ psicologo, scopre e racconta le vicende di un’autoanalisi senza complicazioni, dove sono implicati gatti affezionatissimi, paesaggi domestici e realtà corporee che si contentano dei piaceri di una pedalata e dell’abbronzatura naturalmente acquisita ed esibita in onoriche perigranazioni tra i capanni di una marina domestica, senza segreti e senza pericoli. Fotografia di Maurizio PasquiniLe maschere a Mandolini servono tuttavia per darsi il coraggio di esternare sogni, che non hanno bisogno di autocensure e che al risveglio, si possono tranquillamente ricordare. Il confine abbattuto, anche qui, attiene alla dimensione totalizzante della fotografia. Il brivido del peccato e della violazione per Mandolini sta nell’affrontare e realizzare l’immagine che non c’è.

Maurizio Pasquini espone il suo lavoro “Underground”, una discesa nel sottosuolo tra scale mobili  e vagoni che ogni giorno trasportano milioni di persone. Maurizio Pasquini, appassionato di fotografia da molto giovane, ha ripreso in mano la macchina fotografica da una decina di anni. Socio del circolo Fotografico senigalliese “Gruppo F/7”. con il quale ha partecipato a delle mostre collettive. Ha partecipato a diversi concorsi locali e nazionali con ottimi riconoscimenti.

A queste mostre, sempre alla Bibblioteca Antonelliana, seguiranno le mostre:
dal 24 al 30 maggio mostra del gruppo Only Polaroid;
dal 31 maggio al 7 giugno mostra di Patrizia Lo Conte e Alfonso Napolitano.

 

Dagli Organizzatori

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