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Le Giornate FAI di Primavera occasione a Senigallia per riscoprire Ferruccio Ferroni

Una mostra del fotografo del gruppo Misa visitabile al Musinf

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Opera di Ferruccio Ferroni

In questo fine settimana si svolgono le giornate di Primavera del Fai, Fondo Ambiente Italiano. Ad occuparsi delle visite guidate, sabato 25 e domenica 26, sarà il gruppo Fai di Senigallia. Il tour senigalliese ha previsto una visita alla mostra fotografica di Ferruccio Ferroni allestita al Musinf. Visita che sarà curata dagli apprendisti Ciceroni dell’istituto “Corinaldesi”.

“Per questa scelta del tour voglio ringraziare il Fai e in particolare Eleonora Sabatini, capo gruppo del Fai di Senigallia” ha detto il sindaco Maurizio Mangialardi, estendendo il ringraziamento anche al Musinf e al direttore Bugatti, che quest’anno collaborerà alla manifestazione aprendo la sede del museo per la mostra di Ferruccio Ferroni. “Soprattutto” ha concluso il sindaco Mangialardi “il mio grazie va agli studenti, che nella veste di Apprendisti Ciceroni, si impegneranno con il loro entusiasmo e competenza ad arricchire l’esperienza dei visitatori”.

E’ stato Gastone Mosci in un suo scritto a spiegare come parlare di Ferruccio Ferroni significhi davvero entrare nel cuore della fotografia del gruppo Misa, tenendo conto che è stato l’ambiente a produrre il contesto ed una rete di relazioni, che servono a capire la realtà ed i suoi risvolti emozionali.

Ferruccio Ferroni era nato a Mercatello sul Metauro nel 1920 da una famiglia di insegnanti. Dopo aver conseguito la maturità classica al liceo di Senigallia, dove la famiglia si era trasferita sin dal 1924, nel 1940 entra all’Accademia Militare di Modena, uscendone con il grado di sottotenente. Partecipa al secondo conflitto mondiale e, nel 1943, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Rodi, finendo rinchiuso in un campo di concentramento in Germania, da cui viene liberato nell’aprile del 1945. Torna gravemente ammalato ed è in una casa di cura che sviluppa la sua passione per la fotografia. Le condizioni di salute lo costringono ad abbandonare la carriera militare. Si iscrive alla facoltà di Legge, laureandosi nel 1953. Nel 1948 aveva conosciuto l’avv. Cavalli con cui aveva stretto una solida amicizia basata sui comuni interessi fotografici. Nel 1952, su segnalazione di Cavalli a Paolo Monti, entra a  far parte della Gondola. Intanto Cavalli, a Senigallia, forma il  gruppo fotografico  “Misa”, dal nome del fiume, che attraversa Senigallia. Del gruppo fanno parte, sotto la direzione di Cavalli, Mario Giacomelli, Piergiorgio Branzi, Alfredo Camisa, Paolo Bocci, Giulio Parmiani e naturalmente Ferroni. Nel 1958 gli impegni della professione di avvocato lo costringono ad abbandonare la fotografia, che riprenderà nel 1984. Ferruccio Ferroni muore a Senigallia nel 2007.

E’ considerato lo storico del Gruppo Misa ed a lui si deve il primo impulso (poi raccolto anche da Mario Giacomelli) per la formazione dell’archivio fotografico del Musinf. Appare oggi come il fotografo che meglio ha saputo interpretare le ansie di rinnovamento dei circoli la Bussola e La Gondola. Prendendo le mosse dall’iniziale adesione al pensiero di Cavalli, ha guardato con sempre crescente interesse alle proposte di Monti, rivolte a collegare la fotografia con il progressivo  rinnovamento delle arti visive.

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