Liste di attesa ancora troppo lunghe, per non dire infinite. Macchinari nuovi che devono ancora arrivare. Struttura sanitaria con carenze. Sono alcuni dei problemi segnalati mercoledì 15 marzo in IV Commissione da sindacati, tribunale del malato e componenti dell’organismo al direttore dell’Area Vasta n.2 Maurizio Bevilacqua.

Una seduta in cui si è parlato delle tante criticità che affliggono l’ospedale senigalliese, presidio anche per l’entroterra, ma in cui si sono ottenute poche risposte. Ovvio, non sono problemi che si risolvono con lo schiocco delle dita, ma la situazione delle liste di attesa va avanti da anni.
Per alcuni settori, la situazione è migliorata; per altre invece no: ad esempio, già da marzo 2017 non è possibile prendere un appuntamento per un’ecografia, costringendo quindi a rivolgersi ad altre strutture.
Per quella all’addome, addirittura, le prenotazioni sono sospese anche per il 2018, come sottolineato da Giordano Mancinelli (Cgil) e da Umberto Solazzi (Tribunale del Malato).
Situazioni limite a cui la direzione dell’Area Vasta n.2 vuole porre rimedio: tra due mesi – ha annunciato Bevilacqua – arriveranno due endoscopi e un ecografo, il che dovrebbe permettere di riprendere le prenotazioni e smaltire un po’ di fila.

Poi c’è la questione della risonanza magnetica, ancora in alto mare perché serve un ampliamento della struttura e il progetto precedente è stato dovuto rifare. Una rassicurazione è arrivata invece per l’otorino, reparto per il quale si sta cercando un altro medico.
Meno rassicurante l’assenza di un oculista come verificatosi nel weekend scorso, quando un’anziana donna ha dovuto subire l’asportazione dell’occhio solo a Fabriano dopo essere passata prima da Senigallia e poi da Jesi. Così come non sembra essere rassicurante il fatto che non tutti gli ascensori siano funzionanti e che in alcuni, non entrino le barelle.