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Senigallia: è bagarre in commissione sulle contestazioni del MEF

Botta e risposta. Il sindaco Mangialardi: "In Comune persone oneste". Sartini e Martinangeli: "Nessuna trasparenza"

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La seduta della VI Commissione consiliare di Senigallia sul bilancio e sulle contestazioni del MEF

La questione è stata trattata con banalità, superficialità e stupidità politica: l’ispezione del Ministero dell’economia e delle finanze avviene in tutte le città, sono controlli periodici che hanno riguardato nelle Marche anche Ancona, Pesaro e Ascoli e per quanto riguarda la provincia di Ancona, anche Jesi e Fabriano, oltre a Senigallia. Ma così come è stata trattata, la questione dipinge l’amministrazione come in realtà non è: qui non succede nulla, perché la città è amministrata da persone oneste e serie“.

Così il sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, è intervenuto mercoledì 14 dicembre nella seduta della VI Commissione, dedicata al bilancio, dove si è parlato dei controlli del MEF da cui sono emerse 18 contestazioni sul bilancio e sulle procedure amministrative. Contestazioni che l’ente comunale dovrà argomentare: “Lavoreremo con serietà sui punti sottolineati – continua il sindaco – e ragguaglieremo i componenti della Commissione e il consiglio comunale quando lo riterremo opportuno“.

I controlli del Mef non dovevano essere comunicati? – ironizza Giorgio Sartini (Senigallia Bene Comune) – Farete nei prossimi giorni un’iniziativa sulla trasparenza ma finora di trasparente non v’è nulla in questo modo di amministrare. Il MEF non vuole controdeduzioni, vuole che le irregolarità segnalate siano eliminate e che l’ente comunale prenda le misure idonee per recuperare alcune somme e individui le eventuali responsabilità“.

Anche Stefania Martinangeli (Movimento 5 Stelle) è intervenuta nel dibattito in commissione: “Le critiche mosse dai consiglieri di opposizione sono legittime e possono anche dare fastidio ma praticamente i consiglieri comunali erano gli ultimi a sapere dell’ispezione. Il documento non è stato diffuso al mondo intero, ma almeno noi consiglieri che rappresentiamo una grande porzione dei cittadini dovevamo esserne informati. Oggi speravamo in risposte tecniche sulle questioni che non sono arrivate, né sui punti contestati, né sulle eventuali responsabilità“.

 

Commenti
Ci sono 5 commenti
Marcello Liverani
Marcello Liverani 2016-12-14 21:39:26
Più che bagarre abbiamo assistito per l'ennesima volta allo show di un Sindaco (...omissis...) che in perfetto stile "Marchese del Grillo" (Io so io e voi non siete un ...omissis...!) ha offeso il Consigliere Sartini dandogli dell'ignorante! A dir poco (...omissis...) sia il comportamento che la persona stessa, e questa sarebbe un Sindaco? Si, ma del paese dei balocchi!!! Povera Senigallia in mano a persone (...omissis...).
pablo 2016-12-14 22:11:53
Sartini e Martinangeli state tranquilli perché chi si loda si sbroda.
cocaletta 2016-12-15 10:08:33
Patetici....non basta onesta e correttezza serve anche competenza credo.
Gnagnolo
Gnagnolo 2016-12-16 07:26:58
Ma l'assessore al bilancio Filonzi non partecipa alle riunioni di commissione?
iz6qzm 2016-12-16 17:24:56
In un paese dove i controlli, (peraltro rari ma previsti) su ogni specie di attività (comprese quelle dello Stato) erano una rarità, sembra che il solo fatto di parlarne oggi sia una banalità, una superficialità, una stupidità politica. Non è così. Le verifiche fatte su altre Amministrazioni non hanno nulla a che vedere con la verifica fatta dalla Finanza al Comune di Senigallia. Ogni verifica ha una sua storia. In Italia, in questi ultimi tempi, gli illeciti sono all’ordine del giorno proprio perchè la corruzione à diventata uso e costume. Per trovare è necessario cercare. Se poi incongruenze vengono trovate, parlarne diventa un diritto-dovere visto che dopotutto si tratta di questioni pubbliche. Sembra una ovvietà a prescindere dall' esito del controllo! Chiarito questo, se nulla poi risulta meglio per tutti! Ora sembra invece che, a sentire i giornali, la Finanza, a seguito di una indagine sulla condotta amministrativa a Senigallia, abbia "consigliato" la Giunta comunale a legalizzare almeno otto punti di gravi irregolarità riscontrate su un totale di 18 illeciti. Poco importa se il controllo è di tipologia periodica o mirata. Quello che conta è essere in regola. Domandarsi se nei controlli effettuati ad Ancona, Pesaro, Ascoli, Jesi e ancor più a Senigallia sono stati scoperti illeciti è importante, necessario e propedeutico non solo per oggi ma anche per un domani quando saremo chiamati al voto. Se in altre città non sono emersi illeciti va il nostro plauso, se sono invece emersi, va la nostra disapprovazione e punizione politico-morale. Quella reale sarà compito della Magistratura.. Quindi tirare in ballo altre Amministrazioni che siano in regola, o no, non pregiudica la nostra situazione, che è stata invece soggetta a verbali, anzi fornisce un contributo significativo, sia a livello regionale che nazionale, ad una crescente abitudine a disattendere le regole. Ogni reato è reato e non si può applicare il proverbio: “mal comune mezzo gaudio”! Un’ altra cosa che non torna è il discorso sull' onestà. Saranno gli organi competenti a stabilire sia la gravità del verbalizzato sia le relative conseguenze. Dopo tutto i verbali li ha fatti la Finanza e non uno sprovveduto. Poi, se usciranno fuori cose non penalmente perseguibili si potrà comunque parlare purtroppo di incompetenza Amministrativa e di conseguente grande preoccupazione per il futuro della nostra città.
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