In aiuto alle ragioni del sì è arrivato il sindaco di Pesaro nonché vicepresidente del Partito Democratico e dell’Anci Matteo Ricci che ha fatto tappa a Senigallia lunedì 28 novembre per un confronto sul referendum del prossimo 4 dicembre.

“Cosa succede il giorno dopo il voto? – Si chiede Ricci – Succede che, se vince il no, il risultato elettorale va tutto a favore di Lega Nord e Movimento 5 Stelle che hanno creato un fronte di populisti contrario ai progressisti. Progressisti che fin dal 1994 hanno cercato di percorrere la strada che portava alla fine del bicameralismo perfetto e a una camera delle autonomie locali. Quindi è una riforma che è nella storia e nel cuore della sinistra italiana”.

Oltre all’invito a darsi da fare per sostenere le ragioni del “sì”, lo stesso Ricci ha ammesso che non è una riforma perfetta ma che rappresenta “un passo avanti per realizzare quelle riforme che il paese attende da tempo e per la quale si è discusso troppo a lungo“.

Agli indecisi Ricci ha poi ribadito che la della vittoria del no non sarebbe a vantaggio della Costituzione, né della sua difesa ma solo a vantaggio di chi non ha mai mostrato rispetto per la Costituzione.

Sul nodo del risparmio nei costi della politica, poi il sindaco pesarese ha ribadito che un risparmio è sicuro poiché da 315 senatori con indennità si passerebbe (con la vittoria del sì) a 100 e senza indennità. “Non basta? Aggiungeremo altro, ma intanto è qualcosa“. Senza contare il fattore velocità, professato da coloro che si lamentano per la lentezza della politica e che ora hanno modo di votare per un iter legislativo più veloce, ha concluso Ricci.