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“Maria Mater Misericordiae”, Mangialardi: “Cultura è leva di sviluppo sociale”

"Siamo ormai a pochi giorni dall'inaugurazione di un evento artistico di straordinario prestigio e significato"

Il manifesto della mostra "Maria mater misericordiae" a palazzo del Duca di Senigallia

All’indomani della presentazione nazionale della mostra “Maria Mater Misericordiae“, svoltasi nella sede dell’Anci a Roma, il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi ha voluto ringraziare pubblicamente quanti hanno contribuito alla realizzazione dell’esposizione che aprirà al pubblico il prossimo 28 ottobre.

Siamo ormai a pochi giorni dall’inaugurazione di un evento artistico di straordinario prestigio e significato – ha detto Mangialardi – che conclude il ciclo delle mostre del Giubileo della Misericordia delle Marche fortemente voluto dalla Regione, il quale ha già fatto tappa ad Ascoli, Osimo e Loreto. Ma la mostra di Senigallia sarà davvero qualcosa di unico. Infatti, all’esposizione delle opere di assoluto valore che i più grandi artisti italiani del Rinascimento hanno dedicato al tema della misericordia mariana, si aggiungerà la sezione speciale dedicata alla “Vergine delle rocce“, uno dei maggiori capolavori di Leonardo Da Vinci. L’annuncio ha già suscitato grande attesa sia a livello nazionale che internazionale, come dimostrato dalla presenza alla conferenza stampa di ieri di numerosi media italiani ed esteri. Per questo “Maria Mater Misericordiae” rappresenta un’opportunità di ulteriore crescita non solo per la nostra città, che non a caso è stata individuata quale sede di questo eccezionale evento per la credibilità e l’esperienza maturata nel corso degli ultimi anni in campo culturale e turistico, ma anche per l’intera regione Marche, che ormai da tempo è riuscita a ricavarsi uno spazio da protagonista nella scena culturale europea“.

Tutto questo – conclude il sindaco – è frutto della proficua collaborazione che ha visto istituzioni, imprese e associazioni culturali lavorare in sinergia, animate dalla convinzione che la cultura, oggi più che mai, rappresenti una delle principali leve su cui investire risorse e valorizzare competenze, al fine di perseguire lo sviluppo economico, sociale e civile della regione. Mi sia quindi consentito di ringraziare coloro con cui abbiamo condiviso questo felice percorso, a partire dalla Regione Marche, senza la quale tutto ciò non sarebbe potuto avvenire, l’Anci nazionale e l’Anci Marche, l’Artifex e il suo direttore generale Paolo Bedeschi, la Fondazione Giovanni Paolo II, e per ultimo, ma non certo per importanza, i curatori della mostra Paolo Morello e Stefano Papetti“.

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