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Fusione Senigallia-Morro d’Alba: ufficiale data referendum, sarà il 23 ottobre

I cittadini dei due Comuni chiamati a decidere: fino al 22 settembre le domande per il ruolo di scrutatore

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Ufficializzata la data del 23 ottobre per il referendum che dovrà decidere sulla fusione per incorporazione tra i Comuni di Senigallia e Morro d’Alba.


I Consigli comunali delle due città hanno votato già in maniera largamente favorevole (a Morro d’Alba, addirittura all’unanimità) alla fusione, ma ora dovranno essere i cittadini dei due territori a decidere.

Intanto a Morro d’Alba si sta sempre più alzando la voce del No ed è già nato un “Comitato no incorporazione con Senigallia”.

In vista della consultazione il Comune senigalliese ha comunicato martedì 6 settembre che gli scrutatori saranno scelti a sorteggio e fino al 22 settembre si potranno presentare le domande.

“Come già avvenuto in passato, anche per il referendum consultivo comunale del 23 ottobre riguardante il progetto di fusione per incorporazione del Comune di Morro d’Alba nel Comune di Senigallia, la nomina degli scrutatori, sia titolari che di riserva, avverrà prioritariamente con il criterio del sorteggio tra coloro che sono iscritti nell’apposito albo comunale e al Centro per l’Impiego con lo status di disoccupati o inoccupati – sottolinea il comunicato ufficiale, che aggiunge – .Qualora il numerodi coloro che dichiarino di essere in possesso di tali requisiti risulti insufficiente a ricoprire i posti disponibili, si effettuerà un ulteriore sorteggio tra tutti gli iscritti all’albo degli scrutatori.
Gli interessati dovranno sottoscrivere, sotto la propria responsabilità, una istanza/dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, da far pervenire all’ufficio elettorale comunale, nella quale manifestano la loro disponibilità a ricoprire l’incarico e dichiarano di essere iscritti sia all’albo degli scrutatori sia al centro per l’impiego in quanto disoccupati o inoccupati.
I richiedenti dovranno utilizzare obbligatoriamente la modulistica che è disponibile presso l’ufficio elettorale (piazza Roma, 8) e sul sito istituzionale del Comune di Senigallia: www.comune.senigallia.an.it.
La scadenza per la presentazione delle dichiarazioni è fissata per giovedì 22 settembre e verranno considerate prodotte in tempo utile solamente quelle che perverranno entro e non oltre tale data (non farà fede la data del timbro postale)”.

Commenti
Ci sono 4 commenti
melgaco 2016-09-06 22:28:25
Cioè, fatemi capire...votano pure i senigalliesi? Che senso ha? Che risultato può venir fuori se votano 40mila senigalliesi e 800 morresi? Essendo un'annessione (e non una fusione, perché la fusione è tra forze analoghe non tra una grossa e una piccola) devono votare solo quelli di Morro d'Alba.
Gnagnolo
Gnagnolo 2016-09-07 09:26:49
Affinché passi la proposta di fusione, deve prevalere il Sì in entrambi i comuni. Quindi il fatto che votino pure i senigalliesi rende semmai più difficile approvare il progetto.
BlackCat
BlackCat 2016-09-07 10:21:22
Se le informazioni sono quelle arrivate fino ad oggi non vedo come si possa votare per il "SI".
iz6qzm 2016-09-10 15:28:14
C'è un detto a Senigallia che, proprio per abitarci, mi ha creato un sacco di interrogativi e pensamenti. Così dice: Senigallia mezza ebrea e mezza canaglia. Come la storia ci insegna i detti popolari sono la verità che identifica quell' insieme culturale , sociale, geografico di un luogo. Lasciando da parte la metà ebraica, anche se ricca di prepotenze economiche che hanno condizionato il sano crescere della città; è la metà canaglia che preoccupa. Senza indagare o ricordare le passate o presenti situazioni, mi domando perchè coinvolgere un paese bello, pulito socievole, ricco di tradizioni,usi e costumi incontaminati, gente gentile, ospitale, cose che caratterizzano Morro d’Alba. Quale peccato hanno commesso gli abitanti di Morro per essere coinvolti in una operazione che niente ha che vedere con la caotica situazione di Senigallia e dei suoi cittadini? Una volta a settimana ho l’ abitudine di andare a Morro a bere un bicchiere di Lacrima, parlare con la gente e godermi il paese, come fosse una evasione da un natio borgo selvaggio dove la gente “va, mira ed è mirata ed in cor s’allegra”Ancora una volta però sono i politici che tramano unioni, annessioni od addirittura fusioni per incorporazione. In nome di cosa? Di una politica che oggi come ieri premia i loro interessi elettorali? Una volta si diceva attenti ai barbari, oggi bisogna aggiungere attenti ai “monatti”.
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