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Senigallia: “Ex Gil: l’ennesima sconfitta di un irresponsabile governo cittadino”

Il consigliere di Unione Civica Paradisi: "il Comune deve pagare altri 29000 euro su sentenza della Corte d'Appello di Roma"

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Optovolante - Ottica a Senigallia
Palazzo Nuova Gioventù, Ex Gil

Altri 29 mila euro pubblici in fumo. Una sentenza impietosa (ma ovvia) della Corte di Appello di Roma di qualche mese fa (ma tenuta riservata dalla pubblica amministrazione) ha riservato all’Amministrazione comunale di Senigallia una “lezione” esemplare sulle spese.

Ve la ricordate la ditta Sacramati? Si tratta della ditta romagnola che vinse l’appalto alla ex Gil (allora assessore ai lavori pubblici era l’attuale sindaco) e subito subappaltò illegittimamente i lavori ad una ditta umbra (la Bioar).  E si ricordano i senigalliesi come terminò la vicenda? Ci fu un contenzioso perché la Sacramati, dopo aver violato le normative sugli appalti pubblici e il contratto d’appalto, chiese ingenti pagamenti al Comune per danni lamentati e pagamento di lavori ulteriori e residui.

L’Amministrazione comunale (che agì in modo apparentemente incomprensibile violando ogni principio di trasparenza e buon andamento), non eccepì mai  l’inadempimento contrattuale della Sacramati (il sub-appalto illecito), eccezione che avrebbe facilmente legittimato la risoluzione del contratto ai danni della ditta appaltatrice. Incomprensibilmente, il Comune, senza mai denunciare al collegio arbitrale quell’illecito (come mai?), si difese solo nel merito dei lavori. E perse clamorosamente condannando i cittadini di Senigallia a pagare alla Sacramati la funambolica somma di 2 milioni di euro (532.958,50 € a titolo di pagamento per pretesi lavori residui non pagati; 261.653,27 € a titolo di risarcimento del danno, 1.109.167,47 € a titolo di pagamento delle riserve presentate dalla ditta contro il Comune; il tutto oltre rivalutazione ed interessi).

L’Amministrazione comunale, invece di fermarsi e magari riflettere sull’immenso danno erariale procurato per aver evitato di eccepire l’inadempimento della Sacramati (qualcuno prima o poi dovrà dare una spiegazione sul perché), decise di ricorrere alla magistratura ordinaria che confermò il lodo arbitrale.

Oggi l’ennesima doccia fredda e l’ennesimo colpo per le finanze pubbliche. La Corte di Appello di Roma, definendo peraltro “inutile lo sforzo difensivo del Comune di Senigallia” (che nemmeno in sede di appello ha eccepito incredibilmente l’inadempimento della Sacramati con violazione delle norme sul sub-appalto) ha confermato il lodo e condannato il Comune a pagare oltre 29 mila euro di spese legali.

Chi rimborserà all’erario (e quindi ai cittadini) un danno frutto quantomeno di incapacità, fare maldestro, approssimazione?

Commenti
Ci sono 4 commenti
giulio 2015-12-02 13:22:53
Ringrazio l'avv. Paradisi per avermi deliziato con questo nuovo comunicato.
Tuttavia ci vuole ben altro per scuotere le coscienze del cittadino senigalliese. Distratto compagno (direi complice) e forse poco interessato alle vicende giuridiche della sua città.
Un saluto a tutti i lettori di Senigallia Notizie.
un povero tra i poveri (di politica) 2015-12-02 13:30:05
"E IO PAGO" Anche se questo articolo sparirà in giro di poche ore, perchè non in linea con l'attuale governo politico cittadino e con il sindaco, provo a ridire la mia ribadendo che hanno la testa per dividere le orecchie. Ora il sindaco provi a dire che "siamo l'eccellenza" dopo tutto quello che lui e la Luana ci sono costati per quella costruzione e quindi quanto abbiamo pagato noi cittadini. Dopo 15 anni ancora paghiamo e dovremmo pagare per chissà quanti anni. Siamo l'eccellenza anche quando si tratta del peggio. Complimenti al sindaco (all'epoca dei fatti assessore ai lavori pubblici) e alla Luana ex Sindaco. Se noi cittadini citassimo per danni erariali al comune ed alla cittadinanza queste due persone, visto come hanno condotto la cosa (per non parlare di tutte le altre), quanto dovrebbero risarcire con i beni personali. Ma più del 51% dei cittadini dice che va bene così e che "POVERINO" cosa poteva fare se non buttare via i nostri soldi. E lui ancora neanche pensa che per il bene di Senigallia e dei suoi cittadini potrebbe dimettersi. E' da questo, come dall'alluvione, che si capisce che (...omissis...) di Senigallia e dei suoi cittadini.
octagon 2015-12-02 22:16:32
Senigalliesiiiii vi è piaciuto andare al mare! Pagate e zitti! A proposito...che dicono gli alleati?
BlackCat
BlackCat 2016-03-07 14:51:40
ma basta piazzare un paio di stemmi papali e i soldi arrivano dal vaticano! ;-)
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