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Vasche di espansione a Senigallia: un progetto pieno di criticità

L'attacco di Senigallia Bene Comune all'amministrazione che si auto-celebra e ai politici che scelgono il silenzio

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Il fiume Misa alle 7.40 del 5 marzo 2015

La lista civica Senigallia Bene Comune si sente fortemente amareggiata, letti gli articoli usciti alcuni giorni fa sulla stampa. L’argomento è una questione prioritaria per il nostro territorio locale, ovvero la messa in sicurezza del bacino idro-geografico Misa-Nevola.

Il sindaco Maurizio Mangialardi annuncia alla città il via libera arrivato dalla Provincia di Ancona al progetto delle vasche d’espansione. Con enfasi, sempre lo stesso sindaco, esprime grande soddisfazione per aver concretizzato l’impegno che insieme al presidente della Regione Luca Ceriscioli si era preso con la città: arrivare all’appalto dei lavori entro il 2015. Il patto con i cittadini è di certo mantenuto, ma purtroppo a caro prezzo e i cittadini, soprattutto gli elettori, ne devono essere consapevoli.

Il progetto delle vasche d’espansione così come pensato, studiato e progettato ha delle sostanziali criticità che non possono essere né omesse né tanto meno negate. Innanzitutto per garantire un’ottimale funzionalità della vasca d’espansione è doverosa per prima cosa, evidenzia il progetto, una costante ed assidua manutenzione. Come poter star sicuri che ciò venga realizzato dagli stessi che a sua volta dovevano preoccuparsi della manutenzione del fiume, se la loro negligenza ha contribuito al fenomeno alluvione?

Non riusciamo a comprendere ancora come la vasca d’espansione, così progettata, sia capace di contenere in 800.000 mc ben 14 milioni mc di acqua: qualche conto non torna. E se poi dovesse piovere come a Genova dovrebbe contenere ben oltre 100.000.000 di mc?

Giorgio SartiniIl progetto prevede inoltre che, per la messa in funzione della vasca, 6-8 unità operative del Comune vadano sul posto ad azionarla manualmente. Anche se di certo il coraggio ai senigalliesi non manca, vorremmo sapere chi andrà in caso di piena ad azionarla? Forse il sindaco che tempo fa dichiarò di essere “più forte dell’alluvione”?

A nostro avviso è solamente quando si saranno sapute fronteggiare queste criticità e altre a livello di progetto, che si potrà dare il via all’appalto. Altrimenti si continuerà ad illudere i cittadini facendoci sentire al sicuro quando invece lo siamo ancor meno di prima. Prima di annunciare il via libera ai lavori, e spendere le ultime risorse stanziate, non era forse meglio far vedere a tutti il dragaggio attuato della foce restituendo al porto canale i 4,5 metri di profondità? Non era forse meglio poter osservare con i propri occhi una costante e corretta manutenzione degli argini e dell’alveo del fiume?

Nell’ultimo anno abbiamo in tutti i modi sollevato il reale problema del fiume Misa a tutti i livelli politici e tecnici: da Ceriscioli ai sindaci dell’intera vallata fino all’ultimo dei consiglieri del comune di Senigallia, dai tecnici dell’Autorità di Bacino a quelli della Provincia e Comune. Risultato: il silenzio. Nessuno dei politici locali si è degnato, non dico di intervenire agli incontri o di farsi sostituire ma neanche di rispondere alle nostre comunicazioni e ai seguenti inviti:
Richiesta di partecipare ai processi decisionali per la redazione del progetto globale per la messa in sicurezza del Bacino (dicembre 2014)
Segnalazione di lavori non autorizzati sulla foce del Misa (ottobre 2015)
Invito Assemblea del 30 ottobre a San Rocco (ottobre 2015)
Richiesta ulteriore di partecipare ai processi decisionali per la redazione del progetto globale per la messa in sicurezza del Bacino. (novembre 2015)
Gli unici che hanno risposto per iscritto sono stati il Presidente del Consiglio Comunale di Senigallia (comunicandoci l’impossibilità ad essere presente a San Rocco); il Comando Carabinieri Tutela per l’Ambiente di Ancona e il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture che ha incaricato la Direzione Generale per la Vigilanza sulle Attività Portuali di accertare eventuali responsabilità in merito alla Segnalazione di lavori non autorizzati sulla foce del Misa.
Da tutti gli altri silenzio totale.

La realizzazione del progetto della vasca d’espansione così come presentata, più che un importante tassello per la mitigazione del rischio di esondazione del Misa ci sembra un’auto-celebrazione di chi non vuol scendere in profondità per cercare di risolvere i problemi alla radice, di chi non entra nel merito di ciò che annuncia.
Noi di Senigallia Bene Comune non ci fermeremo e continueremo a lottare per portare avanti la necessaria azione politica volta a tutelare la sicurezza dei cittadini, cercando ove necessario di porre rimedio alle scelte non ben fatte dalle varie amministrazioni.
Vi comunichiamo che a breve organizzeremo un’altra assemblea pubblica dove darà dato spazio alle vostre domande fin dall’inizio.
Per ultimo chi è interessato a vedere i filmati dell’incontro “Fiume sicuro? del 30 ottobre a San Rocco” li trova ai seguenti link www.senigalliabenecomune.it e youtube.com/user/senigalliabenecomune

 

da Giorgio Sartini

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