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Progetto Voce Amica verso la conclusione nell’ATS n.8 di Senigallia e della Valmisa

Un successo e una scommessa vincente la prestazione gratuita di servizi per over 65 privi di supporti familiari o con fragilità

Scorcelletti - Laboratorio analisi, ambulatori specialistici, a Senigallia dal 1977
Anzianità, non autosufficienza, assistenza

Si sta per concludere l’esperienza del Progetto Voce Amica, un progetto – sviluppatosi a partire dal mese di aprile scorso – che rappresenta una integrazione e insieme un miglioramento del servizio di assistenza domiciliare già attivo sul territorio dei comuni dell’Ambito Territoriale Sociale n.8 di Senigallia.

Capofila del Progetto Voce Amica è la Cooperativa sociale H muta che insieme alle cooperative sociali Pro.ge.i.l., Coopera e Progetto Solidarietà ha ottenuto l’aggiudicazione di un significativo contributo (pari a circa il 65% dell’intero progetto) da parte della Fondazione CariVerona.

Un contributo molto importante perché ha permesso l’erogazione di interventi gratuiti, richiesti direttamente dai beneficiari o dagli Operatori dei Servizi Sociali, a sostegno degli over 65 privi di supporti familiari o con particolare fragilità, residenti nei Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale n.8.

Una specifica dei numeri, rilevanti: 72 over 65 che già usufruiscono del servizio SAD, 117 over 65 coinvolti nel progetto Home Care Premium 2014, e diversi anziani segnalati dai Servizi Sociali dei Comuni dell’ATS8.

Tre le proposte, ben articolate e integrate fra loro: la telefonata amica, gli interventi tecnici e la visita dell’educatore.

La prima consiste in una vera e propria conversazione telefonica periodica con una delle operatrici coinvolte. L’assistente sociale e la psicologa incaricate inizialmente hanno riscontrato negli anziani diffidenza e non poche difficoltà nel sostenere conversazioni più intime. “D’altro canto – fanno notare – quella di intrattenersi al telefono è una prassi che non appartiene alle generazioni meno giovani”.

Dopo aver valutato, dall’altro capo della cornetta, lo stato di benessere psico-fisico dell’anziano, le operatrici lo indirizzano alle realtà presenti sul territorio idonee per le sue esigenze. E quando risulta opportuno, si provvede a prenderne in carico l’ambiente domestico: di qui la seconda proposta del tutto originale ed innovativa per le nostre realtà.

Su richiesta della persona anziana, dei familiari, dei servizi del territorio o, -come abbiamo appena raccontato- dell’operatrice della telefonata amica, tecnici specializzati si recano presso il domicilio per risolvere alcuni problemi di ordinaria manutenzione. Ad oggi sono stati effettuati oltre 130 interventi della durata di tre ore ciascuno e ciò ha permesso ai beneficiari di sistemare il giardino, sgomberare il garage, tinteggiare l’appartamento senza alcun costo che non fosse quello del materiale impiegato.
Terza ed ultima proposta: la visita di un educatore.

Rivolto ad un numero massimo di 20 anziani con tratti di particolare fragilità o demenza, il servizio consiste nella visita di un operatore per offrire supporto diretto o di orientamento ai familiari e/o ai caregivers sui comportamenti da tenere, sulle modalità di approccio al malato. Dopo un primo incontro – con i familiari stessi – per inquadrare al meglio il malato, l’educatore ha elaborato un progetto personalizzato: per molti un’occasione nuova di attenzione e di sostegno.

Il malato ritrova un ruolo sociale: “l’operatore arriva a casa per me” e si risvegliano capacità residue: c’è chi ha fatto le tagliatelle, chi semplicemente chiacchiera e chi ha tutte quelle attenzioni di cui ha bisogno e che creano benessere. Di fondamentale importanza, la possibilità di mettersi in rete con gli altri servizi o risorse del territorio: il Caffè Alzheimer, il Granaio… realtà esistenti di cui meglio si comprende l’opportunità e la accessibilità.

Il progetto Voce Amica è ormai agli sgoccioli: le cooperative aderenti, una per una e ciascuna per il proprio settore di intervento, si dicono soddisfatte della risposta e del complessivo andamento dell’iniziativa. “Disporre di un cofinanziamento – come il bando prevedeva- permette di mettere in campo le proprie risorse senza affanno. Crea sinergia e offre opportunità di servizi.”

Anche gli utenti – tutti residenti nel territorio dell’Ambito Territoriale Sociale 8 – dopo una comprensibile diffidenza iniziale, hanno accolto con grande entusiasmo le proposte a loro dedicate. Si parte dall’ascolto per poi sfociare in presenza concreta ed efficace. E’ un ascolto che risolve, sostiene, accompagna, prende in carico.

Una scommessa vincente per il nostro territorio e per i servizi che le nostre cooperative sociali sono in grado di mettere in campo.

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