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Festival Organistico Senigallia: secondo concerto da applausi, ora il terzo

Dalla Vecchia-Bino dal vivo sabato 25 luglio

Festival Organistico Senigallia

È stato un percorso musicale emozionante quello che giovedì 23 luglio, nella Chiesa di San Francesco a Corinaldo, il duo composto dall’organista Emanuele Cardi e dal soprano Giacinta Nicotra ha proposto al pubblico del Festival Organistico Internazionale – Città di Senigallia per il secondo appuntamento in cartellone.


Un’alternanza di solo organo e organo e voce che ha permesso al pubblico della serata di gustare a pieno le possibilità dello strumento e di lasciarsi coinvolgere dall’armonia di musica e voce in cui i due artisti di altissimo livello si sono cimentati.

All’organo Mascioni del 1964, il maestro Cardi ha esordito con una sinfonia di Bach, secondo la trascrizione per organo di Andrea Guilmant, composizione che fu eseguita durante l’inaugurazione del municipio di Lipsia.

È entrata poi in scena il soprano Nicotra, che ha eseguito due brani di Durante, il più famoso compositore italiano di musica sacra, Vergin tutta amor, e un’Ave Maria, attribuita a Caccini, ma scritta in origine da un artista russo.
Il percorso è poi entrato nel vivo con l’esecuzione all’organo di una Toccata, la prima di una serie di composizioni di Pietro Alessandro Yon, compositore piemontese vissuto tra fine Ottocento e metà Novecento, famoso in America più che in patria, dove ha fondato una scuola organistica di origine italiana e dove ha vissuto fino alla sua morte.

La splendida voce del soprano si è poi prestata all’Ombra mai fu, l’aria iniziale dell’opera Serse di Hӓndel, per passare ad un Alleluja di Mozart, terza parte del mottetto Exsultate Jubilate.
Ancora Yon all’organo, con una composizione articolata composta su una serie di inni americani, riadattata nel tempo ad usi diversi, l’American Rhapsody, seguita da un humoresque, l’Organo Primitivo.
Un’ulteriore prova della straordinaria bravura della Nicotra il Laudate Dominum di Mozart, dai Vesperae Solennes de confessore. Un testo che prevedeva l’accompagnamento di un coro, funzione che è stata eccellentemente sostituita dall’organo.

Intensa l’interpretazione successiva, il Vidit Suum di Pergolesi, basata sul testo dello Stabat Mater, la celebre composizione attribuita a Jacopone da Todi, che narra tutto il dolore della madre di Gesù, Maria, che sotto la croce si strugge per l’ultimo respiro del Figlio.
Un’esecuzione virtuosistica del maestro Cardi quella successiva, il Concert Study, sempre di Yon: un brano che esprime tutte le potenzialità musicali del pedale dell’organo.

Si è tornati poi allo Stabat Mater, ma questa volta di Rossini, con il brano cantato dalla Nicotra, Inflammatus et accensus.

La serata si è conclusa con l’emozionante Ave Maria di Mascagni, tratta dalla Cavalleria Rusticana, che la voce del soprano ha regalato ad un pubblico attento e affascinato.

Una serata all’insegna della qualità, come aveva sottolineato l’assessore alla cultura di Corinaldo Giorgia Fabbri nel saluto iniziale: “è un Festival che unisce i territori sulla caratteristica della qualità, sia per quanto riguarda l’aspetto materiale, quello degli organi e delle chiese, si dal punto di vista immateriale, quello della musica e dell’estasi che si sperimenta nei concerti”.

Con l’augurio lasciato dal parroco di San Francesco, don Giuseppe Bartera, che “anche attraverso l’arte lo spirito si elevi, il prossimo appuntamento sarà sabato 25 luglio, sempre alle 21.15, alla chiesa di San Rocco di Ostra, anche qui con un duo che promette un’altra serata all’insegna della bellezza, all’organo e clavicembalo Margherita Dalla Vecchia accompagnata dal soprano Sara Bino.

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