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Paradisi: “Mangialardi ha violato la legge, si scusi con la città e con l’opposizione”

Sanzione dell’Autorità di Garanzia per gli abusi del sindaco

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Maurizio Mangialardi e Roberto Paradisi

Esemplare sanzione dell’Autorità garante per le comunicazioni nei confronti del Comune di Senigallia in campagna elettorale per l’autentica staffetta di illegalità denunciata a più riprese dal sottoscritto. Con raccomandata arrivata ieri (ndr: 13 luglio) all’Amministrazione comunale, il Corecom delle Marche ha notificato la sanzione prevista per la violazione della legge 28 del 2000 da parte di Amministrazione comunale e sindaco.

In particolare l’Autorità garante ha espressamente ritenuto fondato e puntuale l’esposto del sottoscritto in cui si segnalavano le varie iniziative illecite messe in atto da sindaco e assessori (“in particolare, il consigliere e candidato a sindaco Paradisi – si legge nel provvedimento dell’Autorità di Garanzia – segnalava che erano state perseguite evidenti finalità di propaganda elettorale con diverse modalità quali l’utilizzo della carta intestata del Comune, spese postali a carico dello stesso per inviti a manifestazioni, articoli di stampa locale che pubblicizzavano l’attività dell’attuale sindaco, partecipazione a conferenze stampa”).

L’Autorità – condividendo le denunce del sottoscritto – ha definito simili comportamenti (tutti dettagliati e provati con tanto di documentazione nell’esposto) “fattispecie che integrano la violazione del divieto sancito dall’artt. 9 della legge 28/2000” così ordinando, quale sanzione esemplare al Comune la pubblicazione sul proprio sito istituzionale sulla home page, “entro tre giorni dalla notifica del provvedimento e per la durata di 15 giorni un messaggio recante l’indicazione di non rispondenza a quanto previsto dall’art. 9 legge 28/2000. In tale messaggio – ordina il Garante – si dovrà fare espresso riferimento al presente ordine”.

Se da una parte l’Autorità ristabilisce l’ordine violato e indica pubblicamente Mangialardi e la sua Amministrazione come violatori ufficialie continuativi delle leggi elettorali, dall’altra parte resta l’amarezza per una normativa nazionale che non penalizza e non responsabilizza i singoli per tali gravi violazioni democratiche che hanno permesso a Mangialardi di utilizzare la struttura pubblica per fini politici di parte. Chi agisce senza etica politica e senza rispetto della legge dovrebbe subirne anche personalmente le conseguenze. Ora, quantomeno, Mangialardi si scusi con la città e con l’opposizione.

da Roberto Paradisi
Unione Civica

Commenti
Ci sono 5 commenti
Mario2 2015-07-14 19:35:31
E inutile parlare con i muri, l'indottrinamento post bellico in Italia ha dato risultati strepitosi. A questi nemmeno se li lasci in mutande gli ritorna il lume.
pablo 2015-07-14 22:13:32
legalità vo cercando e fortuna che ne parlano al caterraduno.
maria garbini 2015-07-14 23:25:22
Continuerò a ricordare ai sudditi senigalliesi che: 7-sette assessori nella giunta comunale e 6-sei solamente in giunta regionale Marche.
Complimenti ai dem. Arriva "ottavio"? tuttacanna s.n.d.
melgaco 2015-07-15 15:43:37
Perché fare un titolo paradisi, due punti virgolette etc. etc.
Mangialardi ha violato la legge.
Non lo dice Paradisi.
C'è una sentenza.
Coraggio.
O. Manni
O. Manni 2015-07-15 21:32:48
Melgaco, non capisco se ci sei o ci fai. Prima di sbatacchiare le tue dita sulla tastiera tanto per passare il tempo, LEGGI!! Cosa c'è scritto in fondo all'articolo!? Da chi arriva 'sto comunicato stampa, dalla fata turchina!?
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