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Tennistavolo Senigallia accreditato per svolgere il Servizio Civile: un caso unico

Un riconoscimento che non ha quasi precedenti tra le società sportive CONI

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Servizio civile

Alcuni anni fa è stato il CONI di Roma ad assegnare al Tennistavolo Senigallia il riconoscimento di eccellenza sportiva con la Stella d’Oro, un traguardo che pochissime società riescono a raggiungere.

Poi è stata la volta della FITeT con il Centro Tecnico Federale per la struttura di Via del Molinello. Nel mese di maggio di quest’anno, dopo un percorso lungo diversi mesi, è stata l’Università di Urbino che ha riconosciuto il valore della scuola senigalliese con l’accreditamento universitario per tirocini formativi e di indirizzo.

Nei giorni scorsi, con apposito decreto, è giunto il quarto ed importantissimo riconoscimento con l’accreditamento al Servizio Civile Nazionale, area che fa capo direttamente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. In questo caso il riconoscimento non riguarda il contenuto tecnico o sportivo della società ma la sua capacità organizzativa nei campi previsti dalla legge. Il Servizio Civile nazionale è stato istituito nel 2001 in alternativa a quello militare (sterilizzato nel 2005) e prevede di “promuovere la solidarietà e la cooperazione, a livello nazionale ed internazionale, con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona e alla educazione alla pace fra i popoli” ma anche “contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani“.

Nelle Marche sono circa 120 gli Enti accreditati al SCN, in gran parte pubblici (Comuni) o privati legati all’assistenza: nessuna società sportiva come d’altra parte nel resto d’Italia dove le ASD accreditate sono rarissime. Mettendo assieme i vari riconoscimenti e scorrendo i siti istituzionali il Tennistavolo Senigallia si pone come un caso unico nell’ambito delle 64.829 società del Coni (censimento 2014) e questo non può che essere positivo per il panorama sportivo cittadino.

L’iter di accreditamento è iniziato lo scorso anno e ha richiesto molti sforzi ed in questo il club è stato assistito da Enrico Capuano di Trento, attivo nel settore della formazione sociale. Non sono state sufficienti le buone intenzioni o l’esistenza dell’organizzazione ma l’esperienza maturata sul campo nel passato ed il Tennistavolo Senigallia si è presentato con le carte in regola in virtù del lavoro fatto con i servizi sociali nel recupero dalle dipendenze, dell’attività sportiva in presenza di deficit neuromuscolari, dell’attività scolastica senza finalità di reclutamento.

Nei prossimi mesi si dovranno progettare percorsi specifici da sottoporre ad approvazione.

Alcuni possibili percorsi potrebbero riguardare l’integrazione e la convivenza multietnica nel mondo giovanile ma anche l’attività fisica per i soggetti allo stato iniziale dell’Alzheimer (negli USA ci sono esperienza specifiche) oppure il raggiungimento dell’autostima attraverso lo sport. Il Tennistavolo Senigallia punterà a sviluppare sinergie e collaborazioni con altre realtà ugualmente accreditate consapevole che anche in questo campo l’unione fa la forza.

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