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Doppia offerta culturale al cinema Gabbiano di Senigallia

Il 21 aprile "Cattedrali della Cultura", il 22 "Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza"

locandina "Cattedrali della Cultura"

Ancora una doppia offerta culturale di spessore per la settimana del Gabbiano. La prima di queste è rappresentata dal nuovo progetto documentaristico di Wim Wenders, che sarà proiettato solo il 21 aprile, in contemporanea con altre decine di sale italiane. Il Gabbiano non poteva farselo sfuggire per impreziosire la sua nuova rassegna del “mARTEdì”, che prende il titolo proprio dal lavoro del maestro tedesco: “Cattedrali della Cultura”.

La pellicola consiste in realtà dell’unione di sei mediometraggi, diretti da altrettanti affermati registi, su sei monumenti contemporanei dal riconosciuto fascino architettonico, destinati ad entrare nel grande libro della storia umana. Essi sono infatti i centri vivi della cultura e dell’esperienza artistica. Di ognuno saranno mostrate non solamente le strutture, ma il peculiare valore artistico, sociale e umano, con l’obiettivo di svelarne l’anima.

Scopriremo così sul grande schermo: la Filarmonica di Berlino, icona della modernità raccontata da Wim Wenders; la Biblioteca Nazionale Russa, impero silenzioso delle idee visto dagli occhi di Michael Glawogger; il Carcere di Halden, prigione modello che rieduca alla vita e al pensiero narrata da Michael Madsen; il Salk Institute, monastero della scienza in California ed eletto a suo soggetto da Robert Redford; il Palazzo dell’Opera di Oslo, una simbiosi futurista di arte e vita vista dallo sguardo di Margreth Olin; il Centre Pompidou, una macchina della cultura moderna raccontata da Karim Aïnouz. Scrigni della nostra memoria collettiva ma anche polmoni del nostro collettivo respiro, raccontati in sei preziosi episodi raccolti in un unico film.

La serie si avvale della partecipazione di Alessio Boni, che presenterà dapprima ogni singolo capitolo, raccontando i motivi della scelta dei sei registi, per poi “impersonare” come voce narrante fuori campo i pensieri reconditi dei sei edifici.

locandina "Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza"La sera successiva, mercoledì 22 aprile, il tradizionale ciclo d’essai propone il film vincitore dell’ultimo Festival di Venezia. “Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza” è il curioso, quasi surreale titolo di quest’opera indubbiamente singolare, diretta dallo svedese Roy Andersson. Sam e Jonathan sono due venditori ambulanti che propongono travestimenti e articoli per le feste.

Questa loro attività li farà entrare in contatto con persone di ogni tipo. E il film racconta appunto tutta una serie di caleidoscopiche storie quotidiane – ben 39, tutte abbastanza fuori dal comune – che ritraggono ogni aspetto della nostra esistenza. La trama, o se volete la sua assenza, permette al regista svedese di dare spazio a un ritratto ironico e attento della vita e delle sue innumerevoli sfumature. Sono tanti piccoli quadretti, in taluni casi buffi, in altri davvero stranianti, ma sempre caratterizzati da un sottile humor nero, con cui cogliere l’assurdo e l’imponderabile che si nascondono nel quotidiano. Il piccione del titolo è l’elemento che cerca di dare un senso alle vicende umane, per capire cosa si cela dietro tante apparenti follie e fragilità.

Gli spettacoli sono entrambi in programma alle ore 21.15. I biglietti di ingresso saranno a 8 euro per lo spettacolo di martedì e a 6 euro per quello di mercoledì.

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