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“Il M5S? siamo dei rompicoglioni!”

"Il nuovo art. 63 non prevede più la possibilità di fare proposte: inferto un colpo alla democrazia"

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Il logo del Movimento 5 Stelle Senigallia

I lettori ci scuseranno per il termine, mutato dal recente hashtag #IoSonoUnROMPICOGLIONI di Beppe Grillo, ma quanto accaduto al consiglio comunale di giovedì 19 marzo ne è l’ennesima prova.

Come in precedenza già accaduto, si discuteva il tema della modifica dell’art. 63 dello statuto comunale, che tratta di partecipazione popolare. Su questo tema, ad agosto 2014 avevamo fatto una proposta, e presentato le nostre considerazioni – lette durante l’ultima seduta della prima commissione – allo scopo di potenziare tale articolo e migliorare l’istituto della partecipazione popolare.

Il nostro intento era di far inserire la possibilità per i cittadini di presentare direttamente vere e proprie delibere, attraverso la proposta di delibera popolare (che nel vicino comune di Jesi esiste da sempre), ma …

In prima commissione, presieduta dal consigliere di Vivi Senigallia, Mario Fiore, la maggioranza ha “imposto” (votandoselo da sola), un nuovo regolamento che imbavaglia i cittadini. Infatti, l’art. 63 dello statuto comunale, prevedeva – fino alla sua modifica – che i cittadini, i consigli circoscrizionali e le associazioni potessero presentare al Comune istanze, petizioni e proposte.

Il nuovo art. 63 NON prevede più la possibilità di fare PROPOSTE, inoltre per presentare una PETIZIONE occorreranno CENTO firme. Non soddisfatti, i consiglieri di maggioranza hanno perfino aggiunto il filtro della commissione, che potrà decidere, in barba ai cittadini, di insabbiare tutto e non portare mai la petizione in consiglio o in giunta.

Alla prima votazione, dove occorreva la maggioranza dei 2/3, le numerose astensioni hanno fatto sì che la modifica non passasse. Stavolta era però sufficiente il 50 per cento più uno dei presenti in consiglio comunale, e la maggioranza aveva già dichiarato che la modifica se la sarebbe votata da sola, come era già avvenuto in commissione.

La discussione, per chi era presente e chi ha seguito i lavori su Radio Duomo, è stata particolarmente accesa, con punte anche di particolare veemenza nella discussione tra maggioranza (che tentava di spacciare la modifica come una cosa positiva, in perfetto stile renziano) e opposizione.

Segnaliamo tre episodi importanti:
– il consigliere PD (maggioranza) Sardella inizialmente critica fortemente il fatto che si mettano le proposte nello stesso calderone delle istanze, specificando che sono due atti ben distinti, aggiunge inoltre che con il nuovo testo la possibilità di fare proposte scompare. Tutto ciò provoca il disappunto di Fiore (presidente della 1° comissione, Vivi Senigallia) e Monachesi (presidente del Consiglio Comunale, IDV). Quest’ultimo, prontamente, convoca l’assemblea dei capigruppo, in quanto “lo scompiglio in consiglio” rischiava di provocare la sospensione della seduta, e, contemporaneamente, il consigliere Pergolesi (Città Futura) si avvicina al consigliere Sardella, discute con lui animatamente e … voilà, per incanto Sardella nella sua dichiarazione di voto dà parere favorevole al testo della maggioranza, asserendo che sia addirittura migliorativo del vecchio testo! Questo è il PD che conosciamo!

– il consigliere Girolametti (Città Futura) accusa veementemente il consigliere Rebecchini (gruppo misto) di aver appoggiato la nostra proposta per fini politici, ossia per entrare nella nostra lista e farci propaganda elettorale. Siamo consapevoli che quando non si hanno validi argomenti per sostenere le proprie tesi si passa agli attacchi personali e agli insulti, ma ricordiamo al consigliere Girolametti, che il consigliere Rebecchini non ha mai manifestato la volontà di entrare nella nostra lista, anche perché è ben consapevole che una delle regole del M5S è quella della preclusione oltre due mandati. Il consigliere Rebecchini ha sposato la proposta del M5S di Senigallia, in quanto la riteneva giusta per la nostra città e per i cittadini. Abbiamo mandato decine di proposte e di istanze su vari argomenti! Consigliere Girolametti, se ne faccia una ragione! Ogni volta che proponiamo qualcosa lo PROTOCOLLIAMO e lo inviamo A TUTTI i consiglieri di maggioranza e di minoranza! L’unica differenza è che tra i consiglieri ci sono coloro che obiettivamente riconoscono e sostengono le proposte valide e coloro che, magari, boicottano le proposte dei cittadini solo perché targate Movimento 5 Stelle!

la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la decisione del presidente Monachesi (sostenuta dal segretario comunale) che ha impedito ai consiglieri di mettere ai voti l’ammissibilità di un emendamento, cosa non prevista dal Regolamento. Tale decisione ha fatto infuriare le opposizioni, che hanno abbandonato l’aula.

Il risultato finale è che la modifica peggiorativa dell’art. 63, che di fatto mette il bavaglio ai cittadini, è stata votata dalla sola maggioranza, ovvero da 17 consiglieri. Il consigliere Rebecchini ha, come nelle precedenti occasioni, rimanendo in aula, votato contro. La cosa più grave è che questa modifica è stata perpetrata da un consiglio uscente, dato che il mandato scadrà ad aprile.

Diciassette consiglierihanno la responsabilità politica, di fronte a quasi 45mila abitanti, di aver inferto un colpo alla democrazia partecipativa e alla possibilità per i cittadini di dire la loro sulle tematiche dell’amministrazione della cosa pubblica.

Noi NON CI ARRENDIAMO! Vogliamo dare ai cittadini gli strumenti di democrazia partecipativa, per questo porteremo avanti la battaglia sui referendum e sulla proposta di delibera popolare!
Daremo ai cittadini la voce che stasera in 17 hanno imbavagliato!

Commenti
Ci sono 4 commenti
Harrylacarogna
Harrylacarogna 2015-03-21 11:41:04
Il PD non è MAI stato un partito di sinistra,alla faccia di tutto quello che dicono i partiti di centrodestra.
E' solo un'accozzaglia di democristiani riciclati,che con la scusa di essere democratici,stanno facendo i loro interessi come ha fatto per 20 anni il piduista Berlusconi.
Il Partito Comunista,con tutti i suoi errori,quello dei Natta,degli Ingrao,degli Amendola,aveva uno spessore politico ben diverso.
Voi del movimento 5stelle,quando vi assumerete finalmente le vostre responsabilità istituzionali,darete un calcio nel culo a Grillo ma soprattutto a quel bandito di Casaleggio,che prima si candidava nelle liste di forza italia(giustamente in corsivo,dato lo spessore politico)avrete,magari,la possibilità di fare finalmente qualcosa di utile per il Paese.
Saluti.
BlackCat
BlackCat 2015-03-21 12:39:33
Il PD è un partito di potere, non della gente, e come tutti i partiti di potere che si professano democratici prima vi portano nella loro rete (ammaliandovi) e poi la chiudono quando il gioco è finito (per loro). Vogliamo ancora spendere voti e tempo per andarli a votare? Ma poi la mistificazione delle liste civiche che vanno a confluire dentro il serbatoio PD? Veramente una brutta cosa.
Pluto
Pluto 2015-03-21 16:15:32
Credere che il PD sia di sinistra significa avere occhi e orecchie impiombati! Le loro lobby (cooperative rosse) regnano incostrate e fanno il bello e il cattivo tempo ai danni dei Cittadini. Votarli, come votare gli altri partiti, ha dell'assurdo ed è inconcepibile. Aprite gli occhi perchè siamo veramente alla frutta, e quello che è accaduto nell'ultimo Consiglio Comunale ha dimostrato, ancora una volta, come questi signori intendono la "democrazia".
leobad
leobad 2015-03-21 22:12:24
Certo che in tema di partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa Cristiano Solustri non ha molto da insegnare. Basta guardare cosa hanno fatto lui e i suoi amici jesini nei confronti del MoVimento Senigalliese: la gran parte degli iscritti e certificati da Grillo espulsi da ogni iniziativa ed esclusi dalla partecipazione per paura di concorrenza o per difendere la pura razza ariana del grillismo assistito. A casa sua non è mai stato in vigore un articolo 63. Se poi ci sarà da difendere la partecipazione dei cittadini contro la prepotenza delle istituzioni sequestrate dai partiti, provi a dissequestrare chi davvero potrebbe contrastarla.
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