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Senigallia: il rilancio dell’edilizia passa per le modifiche al piano casa regionale

Modifiche anche al canone di occupazione suolo pubblico per i cantieri: esenzioni fino a 180 giorni

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Edilizia, imprese edili, casa, mattone

Novità in arrivo per il rilancio del settore edilizio e la riqualificazione urbana di Senigallia. Il consiglio comunale ha approvato nell’ultima seduta le modifiche ai limiti previsti dal Piano Casa definito dalla Regione Marche in vigore da cinque anni, al fine di ricalibrare meglio alcune disposizioni vigenti in materia. La delibera consiliare, in particolare, introduce nuovi limiti alle altezze degli edifici residenziali che prima non avevano alcun parametro di limitazione.

Nel nuovo dispositivo viene anche richiamata la disciplina del codice civile nei rapporti tra vicini, al fine di evitare la richiesta del consenso da parte di proprietari di lotti confinanti che, in molti casi, ha determinato questioni di stallo dando la possibilità di condizionare in modo negativo processi di rigenerazione urbana. Inoltre, le modifiche apportate, permetteranno di applicare il Piano Casa sia nelle zone BR7, che essendo zone in forte degrado potranno essere oggetto di piani di recupero finalizzati alla riqualificazione del paesaggio urbano, sia negli edifici del lungomare classificati come B4.

Restano invece esclusi gli edifici di valore storico architettonico, già oggetto di classificazione posizionati lungo la costa cittadina.

Infine, in ambito agricolo, rimangono intatte le previsioni già in vigore dal 2009, ma ci sarà la possibilità di applicare il piano casa agli accessori rurali anche per chi non è imprenditore agricolo. Inoltre, sempre in ambito agricolo, chi accede al piano casa potrà attestarsi ad una distanza minima tra fabbricati pari a dieci metri.

È evidente che a distanza di cinque anni – spiega il sindaco Maurizio Mangialardi – c’era la necessità di apportare modifiche rispondenti sia alle esigenze di quei tanti cittadini che intendono migliorare la vivibilità delle proprie abitazioni con piccoli ampliamenti, demolizioni e ricostruzioni o di quelle aziende che vogliono avviare processi di riqualificazione produttiva. Il tutto, ovviamente, senza intaccare nuovo terreno e quindi senza consumo di suolo, con la riqualificazione si andrà a intervenire sul patrimonio edilizio esistente“.

Fin dal 2009 – aggiunge l’assessore all’Urbanistica Simone Ceresoni – i limiti introdotti dal Comune di Senigallia al Piano Casa sono stati molto rigorosi e finalizzati a mantenere il governo del territorio al centro dell’azione di pianificazione territoriale da parte del soggetto pubblico, preservando la qualità del paesaggio urbano e agricolo. Con i nuovi limiti questa filosofia non cambia, si dà solo un’opportunità in più ai proprietari che intendono realizzare migliorie alle case di proprietà, alle aziende e alla riqualificazione edilizia della città“.

Sempre nell’ottica di favorire il rilancio del settore edilizio e la riqualificazione urbana, il consiglio comunale ha approvato definitivamente anche le modifiche al regolamento del Canone di occupazione di suolo pubblico relative ai cantieri. In caso di interventi di recupero del patrimonio edilizio o di ampliamenti e sopraelevazioni attuate mediante il ripristino tipologico all’interno dei centri storici di Senigallia Scapezzano e Roncitelli, l’esenzione dal pagamento della Cosap passa da 90 a 180 giorni. Inoltre, a tali cantieri, per il periodo eccedente i primi 180 giorni e fino al limite di 360 dal loro inizio, si applicherà una riduzione del 25% del canone dovuto. La riduzione è innalzata al 75% nel caso gli interventi prevedano la riqualificazione dell’involucro esterno del fabbricato.
La riduzione del 75% del canone dovuto si applica anche nei casi in cui gli interventi riguardino fabbricati ricadenti all’interno dei centri storici, il cui involucro esterno sia stato già riqualificato dopo la data di adozione dei piani urbanistici di riferimento: dopo il 26 agosto 2008 per i fabbricati ricadenti all’interno del centro storico di Senigallia, il 9 maggio 2002 per quelli del centro storico di Roncitelli e il 7 luglio 2011 per quelli di Scapezzano.

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