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Cna Senigallia: “vanno allungate le concessioni demaniali marittime”

La sezione Balneatori chiede anche riconoscimento del valore delle imprese balneari e modifica dei canoni

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Giacomo Mugianesi, segretario Cna

Allungare la durata delle concessioni demaniali marittime, riconoscere il valore commerciale delle imprese balneari, modificare i criteri di determinazione dei canoni demaniali marittimi.


Queste le richieste di Cna Balneatori per valorizzare le piccole imprese del settore balneario che, soprattutto in una città a forte vocazione turistico-balneare come Senigallia, hanno un grande peso nell’ambito dell’intero sistema economico locale.

Considerata la situazione nazionale, ma anche quella locale, non dimentichiamo infatti che l’alluvione del maggio scorso ha duramente danneggiato anche i balneatori senigalliesi – dice Giacomo Mugianesi, segretario della Cna di Senigallia – non c’è altro tempo da perdere, anzi, va recuperato tutto il tempo perso e per fortuna il nostro Governo sembra ritenere la situazione dei balneatori una priorità nazionale e la loro sorte una sfida importante, non solo per la categoria, fatta di 30mila imprese con 100mila addetti a livello nazionale, ma per l’intero sistema economico, imprenditoriale, turistico del nostro bel paese”.

Mugianesi esprime queste considerazioni di rientro da Roma, dove la Cna ha promosso un convegno su “Prospettive in Italia e in Europa sulle concessioni demaniali marittime” al quale ha partecipato il sottosegretario per i Beni e le Attività culturali Francesca Barraciu.

La Cna – prosegue Mugianesi – chiede di tutelare le imprese della balneazione che puntano ad aumentare qualità e valore aggiunto delle attività, rispettando l’ambiente e garantendo la sicurezza. Ma le imprese hanno bisogno della prospettiva di un congruo numero di anni davanti, per rientrare dai necessari investimenti richiesti dall’attività balnearia”.

Rassicurazioni sono arrivate da Barraciu nell’affermare che “il nostro è il primo governo che va a Bruxelles a portare una proposta di sistema sulle concessioni demaniali marittime, ma prima dobbiamo presentare una riforma complessiva che ci renda più forti nel negoziato con la Commissione europea. Solo così potremmo tentare di strappare una congrua proroga alle concessioni.

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