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A Senigallia la presentazione del numero 5 di Storia delle Marche contemporanee

La rivista svelata venerdì 21 novembre alle ore 17.15, in biblioteca

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Storia Marche in età contemporanea, numero 5

Sarà presentato venerdì 21 novembre, alle ore 17.15, presso la Biblioteca “Antonelliana” il nuovo numero (il 5) della rivista «Storia delle Marche in età contemporanea», interamente dedicato alla Prima guerra mondiale.

Si tratta di un’edizione speciale, le cui copie sono destinate a esaurirsi rapidamente, visto l’alto numero delle richieste pervenute all’Associazione di Storia Contemporanea. I lettori lo possono già trovare nelle librerie cittadine.

Alla presentazione interverranno l’assessore, prof. Stefano Schiavoni, il direttore della rivista, prof. Marco Severini, la prof.ssa Lidia Pupilli, Vicepresidente dell’Associazione, la dr.ssa Silvia Serini, Bibliotecaria del Centro Mazziniano e componente del Consiglio Direttivo dell’ASC, e il critico cinematografico, dr. Roberto Ferretti.

La particolarità del numero è data da una proposta culturale che coniuga la ricerca storica con altri linguaggi culturali oltre che dal fatto, consueto per la rivista, di dedicare spazio sia a temi marchigiani sia a quelli italiani e internazionali.

In copertina si trova la foto di dei due finanzieri Carlo Grassi e Giuseppe Maganuco che il 6 aprile 1918 sventarono una clamorosa incursione austriaca nel porto di Ancona: la storia di due eroici militi che tennero in scacco 62 intrepidi incursori imperiali è una delle “chicche” di questa edizione.
Non rimarrà deluso chi vorrà informarsi su cosa ha rappresentato il transito della Grande guerra a Senigallia, ad Ancona e provincia e in tutto il territorio marchigiano, temi a cui sono dedicati ben cinque saggi.

Per il contesto nazionale, il giurista, professor Giovanni Di Cosimo (Università di Macerata) ha messo in parallelo la situazione politica italiana del 1914 e del 2014, cercando di rispondere a un interrogativo tutt’altro che secondario, cioè chi decide (e decideva) l’ingresso in guerra nel nostro paese. Ma durante il conflitto che segnò la fine di un’epoca c’è stato anche chi come, Johan Huizinga, noto storico olandese, ha scritto il proprio capolavoro, un libro indimenticabile e ricco di letteratura come L’autunno del Medioevo.

Non meno avvincenti i lunghi saggi di Marco Severini sul rapporto Cinema-Grande guerra, un rapporto simbiotico e denso di sfumature; di Silvia Boero su Woodrow Wilson, il presidente statunitense artefice dei famosi 14 punti sulla pace, riletto però nella sua complessità storica; di Stefano Bracalente su Osvaldo Licini, l’artista marchigiano che buona parte del mondo ci invidia, e che fu coinvolto anch’egli nella tragedia bellica, in un frangente in cui la sua ricerca conosceva un itinerario sperimentalista particolarmente originale; di Silvia Serini sulla recente apertura della Biblioteca “Elena e Giuseppe Chiostergi” del locale Centro Mazziniano, una struttura fondata da un altro combattente del 1914-18 (Chiostergi, infatti, esordì come volontario sulle Argonne nel 1914).

Tra le altre peculiarità di questa edizione speciale di 223 pagine c’è anche un’offerta significativa: sono recensiti i migliori usciti in questi mesi sul tema della Grande guerra. Un prezioso orientamento bibliografico per un anniversario che durerà quattro anni e sul quale l’Associazione di Storia Contemporanea dà appuntamento, dal 28 al 30 novembre, per un Convegno internazionale di studi che fornirà ulteriori risposte alle molteplici domande su un evento così periodizzante della contemporaneità.

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