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Inaugurata la mostra “Leo Matiz: la fotografia come racconto” – FOTO

Mangialardi: "Un successo annunciato che contribuisce a l’immagine di Senigallia"

Matiz, Bugatti, Mangialardi

Il momento tanto atteso è finalmente arrivato. La Rocca Roveresca ha aperto i battenti per la mostra “Leo Matiz: la fotografia come racconto”, inaugurata ieri alla presenza della figlia del grande artista colombiano Alejandra Matiz, attuale presidente della Fondazione Matiz di Città del Messico.

L’esposizione, curata dal direttore del Musinf Carlo Emanuele Bugatti e dall’architetto Gianni Volpe, sarà visitabile fino al 18 gennaio 2015 e resterà aperta tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.30. L’ingresso è di 2 euro, con riduzione a 1 euro per ragazzi tra i 18 e i 24 anni, gratuito per i minori di 18 anni e la prima domenica di ogni mese.

Presentazione della mostraPubblico delle grandi occasioniAlejandra Matiz

Le cinquanta foto della mostra sono rappresentative dello sguardo profondo con cui Leo Matiz ha attraversato il Novecento, dai grandi eventi politico-sociali al mondo dello spettacolo, e comprendono la celebre suite di scatti dedicata all’intenso rapporto tra Frida Khalo e Diego Rivera.

Tra le opere esposte anche le foto della magica Macondo di Cent’anni di solitudine, sua città natale e del grande amico Gabriel Garcia Marquez, e i ritratti di personaggi come Salvador Allende, Pablo Neruda, Fidel Castro, Nelson Rockefeller, Juan Domingo Peron, Golda Meier, Marc Chagall, Luis Bunuel, Louis Armstrong e Walt Disney.

Per volontà di Alejandra Matiz, da anni legata alla città e all’opera di Mario Giacomelli, le foto resteranno a Senigallia ed entreranno a far parte della collezione del Musinf.

Insieme alla signora Matiz, che ha lodato la città per il grande impegno profuso nell’organizzazione di questo evento, la mostra è stata inaugurata dal sindaco Maurizio Taglio del nastroMangialardi, dall’assessore alla Cultura Stefano Schiavoni, dall’assessore regionale Pietro Marcolini e dai rappresentanti dell’ambasciata colombiana.

Un successo annunciato – ha affermato Maurizio Mangialardiche contribuisce a rendere ancora più forte l’immagine di Senigallia come città della fotografia e, dunque, come polo di attrazione internazionale per gli amanti di questa arte. Oltre a essere per noi motivo di grande orgoglio e soddisfazione, ospitare uno dei più grandi fotografi del Novecento, e sicuramente il più grande dell’America Latina, è una conferma delle potenzialità che Senigallia ha in questa prospettiva. Potenzialità testimoniate anche dall’interesse della Regione Marche affinché, proprio Senigallia, possa diventare in futuro sede di un Osservatorio della Fotografia”.

Il progetto è stato realizzato con la compartecipazione della Fondazione Città di Senigallia e il sostegno finanziario di importanti sponsor privati.

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