In una fattoria texana vive la giovane Sara assieme a 11 fratelli e a due genitori, allevatori di capre, che educano tutti i figli secondo i rigidi precetti della Bibbia. La sua vita, dedicata ad accudire gli animali della fattoria, nella purezza di mente e corpo, precipita dopo l’incontro con Colby, cowboy da rodeo e allevatore di tori.

È questa la trama di Stop the Pounding Heart, film che conclude la trilogia del Texas realizzata dall’italo-americano Roberto Minervini e costituisce il prossimo appuntamento con il documentario d’autore del Cinema Gabbiano.

Al centro vi è il mondo della provincia statunitense, sterminato dal punto di vista geografico almeno quanto risulta chiuso da quello mentale. In questo ambiente rurale matura la muta ribellione di un adolescente dalle trecce bionde e l’apparecchio ai denti, nel suo faticoso cammino verso l’età adulta.

Minervini, di origini marchigiane, ha filmato circa 80 ore con sovrabbondanza di macchina a mano, per indurre una vera e cogente partecipazione dello spettatore, dopo aver trascorso due mesi all’interno di questa famiglia di allevatori. Ne è scaturito un magico affresco ai confini della fiction, dove al pubblico viene restituito un cinema dell’attesa che può ricordare i capolavori di Terrence Malick: anche qui succede in fondo poco o nulla, ma ogni fotogramma pulsa di vera passione e grande bellezza.

Stop the Pounding Heart, letteralmente “interrompi il battito del cuore”, rappresenta una riflessione inusuale sui temi della spiritualità e della fede, condotta in maniera tanto rarefatta quanto sincera. Il regista pedina la sua protagonista per coglierla in tutta la sua spontaneità, facendo emergere con forza i suoi dubbi e turbamenti, ispirato da un genuino umanesimo.

L’appuntamento è come sempre al cinema Gabbiano, solo lunedì sera, 12 maggio, dalle ore 21.15.