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“La restituzione della mini-IMU è una promessa in stile Berlusconi”

Senigallia, Città Futura risponde al Coordinamento Civico

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Fondiaria Sai Senigallia
Da sx: Francesco Mancini, Ferdinando Salvioni, Stefano Canti e Francesca Paci presentano La Città Futura in Festa (IV edizione)

Di fronte al comunicato stampa del Coordinamento Civico, come Città Futura vogliamo rispondere per dovere di verità politica verso i cittadini. Il Coordinamento Civico, emulando le demagogiche promesse berlusconiane di abolizione dell’Imu sulla prima casa – promesse che sono alla radice dei molti problemi attuali che il governo Letta delle larghe intese non riesce a sbrogliare – promette, in caso di vittoria alle prossime amministrative, “la restituzione della mini-Imu del 2014″.

Come? “Lo farà con un espediente tecnico, fattibile e praticabile con facilità: prevedendo cioè un coefficiente di riduzione della nuova Tasi (che ingloberà Imu e tassa rifiuti) pari sostanzialmente a quanto versato per la mini-Imu“. Questa frase è piena di errori e promesse impossibili da realizzare (anche qui è inevitabile politicamente pensare a Berlusconi!) e rivela una superficialità ed una approssimazione politiche non consone a chi si candida al governo di una città.

Intanto, non è vero che la Tasi ingloberà Imu e tassa rifiuti: per le prime case i cittadini pagheranno la Tari (che sostituisce la Tares e segue le stesse regole, tra cui quella della copertura integrale dei costi) e la Tasi. Per tutti gli altri immobili (seconde case, negozi, capannoni, terreni, ecc… ) si pagherà Imu, Tasi e Tari (questi tre tributi insieme formano la Iuc).

La promessa politica irrealizzabile invece è questa: non esiste un “espediente tecnico fattibile e praticabile per abbattere la Tasi secondo un coefficiente di riduzione tale che, in sostanza, il cittadino sia rimborsato di quanto pagato come mini-Imu“. Infatti, l’importo della mini-Imu è diverso da caso a caso: molti non pagheranno nulla per effetto dei 50 € di riduzione comunale, altri pagheranno importi variabili da pochi euro a 60, 70, ecc… , a seconda del valore della abitazione posseduta. Quindi non esiste un coefficiente che possa di fatto tradursi in una sorta di rimborso: questo è solo berlusconismo politico. Ma i cittadini il valore e gli effetti nefasti di certe promesse hanno ormai imparato a riconoscerli molto bene.

Noi vogliamo invece ricordare che nel 2013 il Comune di Senigallia è stato costretto ad alzare l’aliquota sulle abitazioni principali dal 4 al 6 per mille perché, in difetto, non sarebbe stato possibile chiudere il bilancio di previsione e si sarebbe rischiato il disavanzo, lo sfondamento del Patto di Stabilità ed infine il dissesto. Tra tagli alle risorse trasferite dallo stato e “risparmi” imposti dal Patto di Stabilità mancavano infatti all’appello circa 6 milioni di euro. Questi sono stati reperiti innanzitutto tagliando i capitoli di spesa, fino al massimo possibile ma cercando comunque di garantire i servizi essenziali a cominciare dai sociali, varando un consistente piano di alienazioni immobiliari e, solo in ultima istanza e in mancanza di alternative possibili, ricorrendo alla leva fiscale.

Del resto la manovra sull’Imu abitazioni principali è stata fatta a fronte di un impegno solenne costantemente ribadito dal governo a garantire il rimborso integrale ai comuni dell’intero gettito venuto a mancare in seguito all’abolizione dell’imposta. Se il governo Letta non avesse vergognosamente tradito i propri impegni i cittadini non avrebbero dovuto versare neanche un euro e importanti risorse sarebbero rimaste sul territorio, con grande vantaggio per la città.

Commenti
Ci sono 2 commenti
Francesco M. 2014-01-17 19:01:33
Ancora pensate a Berlusconi? Certo che siete messi male.
Lassie
Lassie 2014-01-18 01:12:23
Non sono messi male, sono messi peggio poverini. Non avendo loro nessuna idea devono per forza criticare quelle degli altri, è nel loro Dna...Berlusconi sarà stato anche "epurato", ma per questi rimane sempre la loro scusante perfetta per nascondere il loro nullismo...Vale la pena ricordare che "l'apertura mentale" per qualcuno è solamente una "frattura del cranio"...tra poco più di un anno scompariranno da tutte le scene politiche.
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