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Svelato il mistero dei quadranti rovesci dell’orologio di Piobbico

Pubblicato un volume di Renzo Fiorani in cui si spiega la precisa scelta dei conti Brancaleoni

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Copertina del volume di Renzo Fiorani sull'orologio di Piobbico

Dietro l’orologio di Piobbico non c’è alcuna esigenza di risparmio o di semplicità di funzionamento, né, tantomeno, ripicche nei confronti del feudatario, come alcuni autori hanno affermato. Il singolare orologio piobbichese, con le sue due mostre portanti entrambi i sensi di rotazione delle lancette, orario e antiorario, è stato realizzato alla fine del Cinquecento e nasce da una precisa scelta ideologica dei conti Brancaleoni.

Ad affermarlo è lo storico ostraveterano Renzo Fiorani che, alle vicende di quell’orologio, ha dedicato un interessantissimo e documentato volume, uscito proprio in questi giorni a cura del Centro di Cultura Popolare di Ostra Vetere.
A dire il vero, quella appena realizzata è la prima edizione in veste tipografica, ma il testo già circolava da anni tra una ristretta cerchia di appassionati del settore. Dotato di un notevole apparato fotografico e documentario, il libro rappresenta un contributo veramente rilevante su un argomento, tra l’altro, assai poco indagato, qual’è la storia dell’orologeria e, in particolare, dei quadranti antiorari. L’appassionante ricerca è ora a disposizione di una più vasta platea di pubblico. «Per Piobbico – come riporta il presidente del sodalizio ostraveterano nella presentazione – è sicuramente un evento di primo piano, che doverosamente integra e completa una evidente lacuna nella sua pur ricca storiografia».

Dopo una prima parte di carattere generale sugli strumenti di misurazione del tempo e sulla loro secolare evoluzione, fino alla omologazione degli orologi nella forma che oggi conosciamo, la parte centrale del volume è dedicata proprio alla “scelta ideologica” effettuata dai conti piobbichesi. Sul loro monumentale palazzo realizzato nel corso dei secoli alla confluenza dei fiumi Biscubio e Candigliano, i conti Brancaleoni hanno voluto proprio un orologio «straordinario / che cià le sfere piene de maggia / e ffa camminà ‘r tempo all’incontrario…», come argutamente riporta un componimento poetico dell’ing. Vinicio Brancaleoni. Ovvero, «Quello rovescio che, o Dio Santo! / stupisce tutti e fa pensare tanto», come ribadisce la professoressa Adele Rondini in un’altra poesia dedicata al singolare orologio del centro montano pesarese.
Il bel volume di Fiorani si chiude poi con le vicende relative ai moderatori ed alle macchine orarie presenti sulla torre dall’epoca della realizzazione ai giorni nostri. Cinque secoli di storia piobbichese da leggere tutta d’un fiato.

 

Commenti
Solo un commento
Leonseba 2014-01-16 10:36:48
Dove e come si può avere o comperare, il libro di Fiorani,sull'orologio di Piobbico? grazie Leonseba
ATTENZIONE!
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