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Il messaggio Natalizio del Vescovo Giuseppe Orlandoni

"Da quando Dio si è fatto uomo abbiamo la certezza che non ci abbandona"

Emmediciotto - Nuova apertura a Senigallia
Il Vescovo Giuseppe Orlandoni

Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce, su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse” (Is 9,1):  così il profeta Isaia annunciava la nascita del Salvatore.

Tenebre e luce: sembrano queste le caratteristiche del nostro mondo come pure delle esperienze che si intrecciano nel cuore delle persone mentre anche quest’anno ci si prepara a celebrare il Natale. Da un lato ci troviamo immersi nel buio di crescenti fatiche e difficoltà che si abbattono su molte famiglie e persone in condizioni precarie e senza speranza certa di un futuro di ripresa; dall’altro arriva la festa del Natale, con la sua carica di fede e di amore, che trasmette un messaggio di luce e di gioia e ci invita a guardare avanti senza paura, perché non siamo soli.
In effetti, da quando Dio si è fatto uomo ed è venuto ad abitare in mezzo a noi abbiamo la certezza che non ci abbandona: come un padre, una madre, un amico si fanno vicini e condividono le difficoltà di coloro che amano, così Dio, che conosce ciò che passa nel cuore e nella vita dell’uomo, ci assicura la sua vicinanza di Padre e amico.

Nel Bambino nato a Betlemme abbiamo la certezza che l’amore di Dio può vincere ogni avversità: se accolto nella fede, quel Bambino, che è l’Emmanuele, cioè il Dio-con-noi, può accompagnarci nelle vie che conducono verso la luce, verso la fine del tunnel buio in cui ci troviamo.
Una di queste vie è quella dalla solidarietà, della condivisione, della pace. Ciascuno può fare qualcosa verso chi è solo, malato, povero, emarginato. Instaurando relazioni di prossimità con coloro che incontriamo nel nostro cammino quotidiano possiamo innestare processi anche economici e sociali capaci di orientare un’auspicabile ripresa nel nostro Paese.

Insieme, credenti e uomini di buona volontà, abbiamo il compito di impegnarci per il bene comune perché la giustizia e l’amore prevalgano sugli interessi di parte, la pace prevalga sui conflitti, la coesione prevalga sul caos. La nascita del Figlio di Dio è un dono immenso che ci viene offerto perché ci liberiamo da tutto ciò che ci rende egoisti e ostili agli altri e possiamo aprirci invece alla fraternità, al dono di sé, onde costruire un mondo più umano e abitabile.

Come Vescovo, auguro ai lettori di questo giornale, ai figli della Chiesa senigalliese e a tutti i residenti nel nostro territorio un Natale di luce, un Natale di speranza. A ognuno, particolarmente a chi si trova nel buio della sofferenza o della difficoltà, desidero assicurare la mia vicinanza e la mia preghiera.

Commenti
Solo un commento
giampiero 2013-12-23 22:42:44
gli scienziati hanno scoperto che su Marte la vita era possibile: si è fatto uomo anche lassù?
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