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Dario Romano: “non mandiamo a Bruxelles i trombati della politica”

Il consigliere comunale di Senigallia critico sulla Google tax, inserita nella Legge di stabilità

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Google

La Google tax rappresenta il provincialismo e la cecità della nostra classe dirigente: evitiamo di mandare a Bruxelles i “trombati” e affrontiamo il tema in quella sede“: lo afferma il consigliere comunale di Senigallia Dario Romano, che poi entra nel dettaglio della questione.


Tra gli emendamenti presentati all’interno della legge di stabilità 2014, ho potuto notare come si stia provando ad affrontare una tematica molto importante, legata al web e all’e-commerce.

Google, Facebook, Yahoo, Linkedin, eBay e molti altri sono sotto l’occhio del fisco italiano, poiché dichiarano spesso i propri redditi in paesi che hanno un regime fiscale molto più vantaggioso del nostro (Irlanda e Lussemburgo in primis). Il Governo e diversi deputati hanno deciso di affrontare la questione facendo venire questi colossi del web allo scoperto, e costringendoli ad aprire una partita IVA italiana per continuare a offrire servizi web nel nostro Paese.

Come delegato alle questioni europee e occupandomi spesso di temi legati al web e all’agenda digitale, vorrei fare alcune precisazioni su questo soggetto così importante.

Le motivazioni alla base di questa scelta sono sicuramente condivisibili, perché spesso le multinazionali cercano di aggirare la fiscalità locale per fatturare e pagare tasse dove è più vantaggioso. Perciò, concordo con le ragioni di fondo di questo emendamento.
Quello che trovo illogico, incoerente, inefficace, è il metodo con il quale si vuole far pagare queste società: facendo aprire una partita IVA italiana a Google, pensiamo di avere ottenuto qualcosa? Di sicuro vedremo la nostra reputazione europea compromessa, ancora di più. Visto che una tassa del genere è palesemente illegittima da un punto di vista del diritto comunitario, in quanto lesiva della concorrenza.

Avremmo potuto dire: “Per questo tipo di aziende scegliamo di abbassare la tassazione al livello di Irlanda e Lussemburgo“, divenendo noi stessi attrattivi per degli investimenti esteri. E invece no, non vediamo il contesto nel suo complesso e non capiamo che l’Italia è solamente la minima parte di un mercato globale nel quale non siamo più competitivi, oramai, perché governati da una classe dirigente provinciale e cieca nelle proprie scelte.

Oltre che illegittima, infatti, questa tassa sarebbe anche estremamente dannosa, perché con il comma 1 dell’emendamento (“1. I soggetti passivi che intendano acquistare servizi on line sia come commercio elettronico diretto che indiretto, anche attraverso centri media ed operatori terzi, sono obbligati ad acquistarli da soggetti titolari di una partita IVA italiana”) tutte le aziende – non solo le multinazionali, ma anche piccole start up – sarebbero obbligate ad aprire partita IVA in Italia, con la burocrazia e i costi a essa connessi. Una vera e propria barriera all’ingresso.

Un tema così importante va affrontato a livello europeo, come andrebbe affrontato a livello europeo lo spinoso argomento dell’armonizzazione fiscale. In tutti gli Stati membri dell’Unione Europea le tasse sul lavoro, sul profitto, l’IVA, dovrebbero essere uguali: solo in questo modo si costruisce una vera Unione Europea, che sappia far pagare il giusto prezzo a quelle multinazionali che oggi si prendono gioco di noi.

Purtroppo, a parte rari casi, i nostri eurodeputati non prendono posizione e non incidono in alcun modo sulla legislazione comunitaria e sui lavori del Parlamento Europeo.

Forse sarà il caso, a maggio 2014, con le elezioni europee in vista, di avere una delegazione italiana che sia presente, unita, competente e vogliosa di costruire un’Europa dei cittadini. E che, magari, non sia composta da “trombati” a da politici di lungo corso che devono svernare a Bruxelles.

Commenti
Ci sono 13 commenti
Franco 2013-12-17 13:47:01
Non vedo molto bene la nostra futura presenza in Europa, fra leghisti, grillini, forconi, forzisti, tutti contro l'Europa e l'Euro, la nostra forza sarà uguale a zero.....
Michele 2013-12-17 15:17:35
Ben vengano invece tutti quelli che potranno o farci uscire dall'Europa ghigliottina e dall'euro o riscrivere le regole! Non vi accorgete che siamo i servitori dei poteri forti e delle banche? Ma dove vivete? La google tax è l'ennesima invenzione vessatoria del PD, complimenti!
gio 2013-12-17 16:13:42
purtroppo in europa a bruxelles occorrono i " professionisti della politica" gente che non si fa trombare in sostanza dall'europa
e per forza di cose non si possono mandare all'euro parlamento degli sprovveduti sigh
stefano 2013-12-17 17:41:16
" Governati da una classe dirigente provinciale e cieca nelle proprie scelte". Già, ma allora perché il consigliere Romano a Senigallia sostiene , senza alcuna remora, lo scimmiottamento "provinciale" di tale classe dirigente provinciale ?
Alessandro 2013-12-17 18:07:45
Il Consigliere Romano è informato del fatto che la Google tax è una idea di due deputati iscritti al PD ed esattamente Francesco Boccia e Edoardo Fanucci?
Dario Romano 2013-12-17 19:24:02
@stefano(il cognome?) A Senigallia non sostengo nessuno scimmiottamento, si governa e si governa bene, con le scelte e non con i rinvii. Anche se non è questo l'oggetto dell'articolo, comunque.
@Alessandro(il cognome?) Sì, sono a conoscenza dell'emendamento, proposto dai due deputati. Ragionando con la propria testa, però, si può dare una opinione diversa a volte. A patto che ci sia un contributo costruttivo e non una critica fine a se stessa. Saluti
Matteo 2013-12-18 00:35:41
Non c'è bisogno infatti di criticarvi a voi del PD, riuscite benissimo a fare tutto da soli, siete campioni in questo: "si governa e si governa bene, con le scelte e non con i rinvii".......sta arrivando Babbo Natale infatti.
Giovanni Gregoretti
Giovanni Gregoretti 2013-12-18 00:36:49
concordo sul fatto di "non mandare a svernare a Bruxelles" i politici trombati in Italia. In Europa dovremmo cominciare a dare qualche pugno sul tavolo perchè in quanto a idee, energie creative e voglia di fare non siamo secondi a nessuno. Sono gli attuali politici che sono inadeguati, gente nominata che è capace solo di ossequiare il proprio capopartito. I capi attuali poi non infondono di certo alcuna fiducia visto come ci troviamo; è evidente che sono altrettanto inadeguati... per non dire peggio.
mario Rosso 2013-12-18 10:27:38
Concordo con Giovanni Gregoretti. Inoltre vorrei dire una cosa al Sig. Dario Romano, il fatto che la gente non metta nome e cognome la dice lunga su quanta fiducia ci sia verso classe politica e verso la liberta di espressione in questo paese, chi non è schierato e non ha copertura politica non si fida nemmeno ad esprimere le proprie idee. L'unica legge che dovreste fare è chiedere agli Italiani se vi vogliono ancora li, poi vediamo il risultato.
Glauco Glaucoma 2013-12-18 12:46:11
Non vedo nessun obbligo a dire nome e cognome....vuole un nome e cognome? Marco Brambilla.. Andrea Rossi (scegliete voi il mio nome ..per me vano bene tutti)..detto questo.. io la penso così 1) se abbassiamo tutte le tasse a livelli di Irlanda, Lussembrigo, ecc ec.. in giro di 1 anno diventiamo la Grecia e falliamo...oggi non ci possiamo permettere di abbassare nulla.. siamo mesi male economicamente parlando.. vogliamo un esempio concreto? per togliere l'imu e compensare la perdita economica …hanno messo il doppio di tasse…. pensa come siamo messi... quindi troverei un vero suicidio ora abbassare così le tasse per provare ad attirare 4 aziende nel mondo (dico 4 perché secondo me a parità di tassazione si tende a scegliere un paese dove la stabilità politica e sociale è decisamente migliore no?? E l’Italia è alla fonda pure su questo.. oggi si toglie una tassa domani se ne mettono 4…oggi posso licenziare per giusta causa domani grazie alla rivolta dei sindacati no… ecce ecc… non credo ci siano molte aziende disposte a venire.. anche con tasazioni a livelli del Lussemburgo) quindi non è solo tassa ma attrattiva in molti campi.. Ha ragione Sig. Dario.. non vede proprio il contesto generale.. occhio che così dimostra di essere identico a tutti gli attuali politici (cosa che già io penso.. mio pensiero ovvio).. 2) lesiva della concorrenza?? Mettere una tassa per abbassare il divario tra aziende italiane e aziende estere (dove le estere hanno vantaggi assurdi rispetto a noi) è lesivo per la concorrenza? Io la vedo praticamente in maniera opposta.. .. renderesti competitive e faresti tornare sul mercato tute le aziende Italiane!! Oppure preferite non mettere la tassa e far andar via tutte le aziende in nazioni con paradisi fiscali allettanti?? Ottima politica!! Il Brasile sta diventando una potenza economica grazie anche al fatto che ha messo tasse elevatissime a tutti i prodotti che vengono “fabbriati” fuori il Brasile…risultato?’ o vai a costruire in Brasile per riuscire a stare sul mercato Brasiliano.. oppure avrai prezzi fuori mercato… risultato finale? FIAT… BMW… ECC ECC tutti ad aprire in Brasile!! Il mio è solo un esempio per dire che non è sempre un male tassare lo straniero…se questo aiuta la nazione ad avere un mercato piu equilibrato.. oggi da noi non è così ..le aziende italiane sono devastate da tasse e costrette a tenere prezzi piu alti ..mentre tutti i stranieri (visto che non li tassiamo e li lasciamo fare…vedi i cinesi) stanno sul mercato con i stessi prodotti..di qualità inferiori e a prezzi nettamente piu bassi.. in un periodo dove non si arriva a fine mese tu cosa compri?? Gran mercato il nostro….
Glauco Glaucoma 2013-12-18 12:49:58
cusate se scrivo male ma non scrivo da un pc!!
stefano 2013-12-18 15:31:15
Vede Consigliere Romano , è proprio ragionando con la propria testa che si ha un'idea diversa dalla vulgata dominante sul come "si governa e si governa bene" ( plurale maiestatis per dare più effetto alla cosa?) e sulle "scelte e sui non rinvii". Nel nostro piccolo abbiamo il riverbero ( questa volta evito la parola scimmiottamento che , a quanto pare, l'ha un po' infastidita) di quella classe "provinciale e cieca" che Lei cita senza mezzi termini. E anche nel nostro piccolo pullulano "i trombati" e "i tromboni" (sfiatati) della politica. Lo vede che, a ben guardare, il nesso c'era. Auguri, comunque.
Federica 2013-12-19 00:52:15
Se l'italiano sapesse come votare non dovrebbe più votare un politico di quelli attuali, compresi quelli locali, quindi anche Lei Sig. Romano, ma siccome l'italiano è una pecora che segue il gregge senza usare la propria testa, rivoterà tranquillamente quelli che già ci sono, compreso Lei Sig. Romano, almeno credo, perchè il vento pare che stia cambiando, e si ha l'impressione che di trombati da sistemare ne avremo una bella mucchia...
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