Senigallia da diversi anni ricerca il cd. “quarto evento” che possa favorire l’afflusso di visitatori oltre il Summer, il Caterraduno e il Panem Nostrum. La soluzione è a portata di mano poiché è sufficiente valorizzare una peculiarità del nostro territorio che ancora poco conosciamo e per la quale poco facciamo in termini di sinergie, provvedimenti premiali e pubblicizzazione.

Da alcuni mesi assieme abbiamo iniziato uno studio che cercasse di dare un quadro credibile alle potenzialità del nostro territorio; proprio partendo da quanto fatto in altre parti dell’Italia abbiamo individuato un’esperienza simile e ripetibile. Il Consorzio per il turismo religioso nato a Napoli e che ha visto il Comune quale ente organizzatore – dunque senza impegni di spesa – la Diocesi, gli operatori turistici e le associazioni, tutte riunite per rendere ottimale l’offerta di questo turismo cd. Esperienziale, rappresenta un modello agile al quel fare riferimento.

La posizione della nostra città, vicina a santuari, primo fra tutti quello di Loreto, la sua importanza storica dovuta al fatto di aver dato i natali al beato Pio IX, la vicinanza con Corinaldo ove nacque e visse la sua infanzia la santa Maria Goretti, sono tutti fattori che concorrono a fare di Senigallia un centro per il turismo religioso.
Centro che può essere sia di accoglienza per coloro che intendono passare del tempo qui come pure fulcro organizzativo o tappa di percorsi che intersechino appunto Senigallia e portino qui risorse economiche, consumi e presenze.

Parliamo dunque di risorse economiche importanti e di un giro di affari notevole – l’Italia ha un indotto di circa 3,5 milioni euro anni legato al cd. turismo esperienziale – che dobbiamo essere in grado di intercettare, adottando dei provvedimenti idonei a rendere la città ricettiva ed appetibile in questo settore che le è già affine.

Proponiamo un OdG di indirizzo rispetto allo sviluppo sul nostro territorio di politiche tese a favorire e organizzare questo segmento importante del turismo nazionale ed internazionale, che immaginiamo ed auspichiamo raccolga consenso in ambito consiliare al di là delle appartenenze politiche e partitiche.

da
Gruppo Consiliare UdC
Maurizio Perini
Francesca Francesconi