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Senigallia, si parla (a lungo) di merende nel Consiglio Comunale del 4 aprile

...e per iniziare un "aperitivo": il servizio streaming finalmente funziona, e non è poca cosa!

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Onoranze Funebri F.lli Costantini
Consiglio comunale a Senigallia

Un “Grazie!” credo debba inviarlo al Presidente Monachesi, il quale sulle pagine di Senigallia Notizie, mi aveva rassicurato in tal senso.
Mi ritengo e mi ritengono, giustamente, un “logorroico”, ma si sa il dono della sintesi è dote di pochi. E devo dire che, dopo tanti Consigli Comunali dei quali sono stato e sono assiduo auditore, posso affermare senza ombra di dubbio di essere in ottima compagnia.
Se prima avevo solo un dubbio, ora ne ho la più ampia certezza.

Infatti dopo la solita oretta dedicata alle interpellanze ed interrogazioni, con le sedie riservate al pubblico abitualmente vuote, (no, per precisione tre erano occupate dai soliti “stacanovisti” dell’ostinato esser presente a tutti i costi)  al nuovo appello del Presidente Monachesi per il controllo dell’esistenza del numero legale ed il passaggio alla discussione dei vari Ordini del Giorno, è cominciato ad affluire nell’Aula, come dietro un comando preordinato, un discreto numero di pubblico (almeno per come si è abituati solitamente vederne nelle altre sessioni).
Quello stesso che aveva prima fatto colazione in Piazza con i propri figli! E’ comparso,  anche uno striscione sostenuto da due persone, una per lato.
Mancini a questo punto chiede al Presidente Monachesi un’inversione dell’ ordine del programma previsto in agenda, anticipando la discussione dell’atteso argomento “taglio delle merendine” o come meglio indicato  dai proponenti della mozione Battisti-Rebecchini e lo stesso Mancini, per il “ripristino del servizio mensa nelle scuole materne“, per far sì di restare entro un orario accettabile, “decente” per il pubblico presente. Pubblico  composto anche da mamme accompagnate dai loro bimbi. Il Sindaco Mangialardi si dice d’accordo con la proposta di Mancini, per cui si parte con la presentazione fatta da Battisti a cui fa seguito la discussione.
Il primo a prendere la parola è Ceresoni, a cui si accodano nell’ordine Curzi, Bucari, Perini, Rimini, Fiore, Sardella, Paradisi, Ramazzotti, Girolametti, Rebecchini, Mangialardi, ancora Paradisi, ancora SardellaManciniSchiavoni e per la replica finale di nuovo Battisti. Ben 18 interventi! Segno che l’argomento era sentito? Certo! Ma, dal contenuto degli interventi, dai toni tra il concitato-irritato ed quindi anche irritanti, dalla teatralità degli interventi, dal Deamicisiano uso di termini,  ho avuto la sensazione che più che di interesse civico era di interesse politico oserei dire pre-elettorale. L’unica in quell’Aula Comunale, vestita della sua ingenuità, a farla da padrona con la sua innocenza, era quella bambina che infischiandosene di tutto e di tutti, scorazzava al centro della Sala inseguita ed irraggiungibile dalla mamma.
Una discussione che ha portato via ben due ore e mezza. Quello che mi è saltato all’occhio e voglio sperare anche a quello degli oratori, che il pubblico presente non ha resistito per più di un’ora e mezza circa, poi piano piano ha desistito ed alla spicciolata ha abbandonato l’Aula, lasciando soli i due stoici ed irremovibili alfieri dello striscione. Erano entrati tutti convinti che la propria presenza avrebbe messo in difficoltà coloro che dovevano fornire loro una risposta, ma la logorroica eloquenza (almeno di alcuni) ha sconfitto la  pazienza dei genitori.
Insomma, pensavano di suonare e finirono con l’essere suonati!

Ma questo fatto dovrebbe far pensare a chi si ritiene politico a disposizione del cittadino. Bisogna, almeno io credo, dare risposte, qualunque esse siano, ma senza sfide a braccio di ferro prendendo l’avversario non certo per la “gola” (trattandosi nell’occasione di merende) ma approfittando del fatto che non tutti posseggono quel bene che invece i “politici di razza” hanno: la pazienza. Si doveva parlare di merende ed invece si è parlato “anche” di merende.

A pare mio, mi si perdoni la critica, oltrettutto l’argomento è stato gestito male, a livello di discussione, non so per involontarietà o per puro calcolo. Credo infatti che Schiavoni, se avesse parlato subito dopo la presentazione della mozione da parte di Battisti, avrebbe avuto modo di chiarire immediatamente, come poi ha fatto dopo però che il pubblico se ne era già andato quasi per la totalità, quando erano trascorsi oltre 120 minuti di “discussione” che le merendine non rientrano nei famosi 5€ della retta mensa, che è un servizio che viene erogato anche a chi questa retta non la paga perché non fa orario pieno, che questo è un servizio optional offerto dal Comune, che il servizio è ancora in vigore e nulla è stato tolto (anche se in fase di votazione Battisti aveva perplessità su questo ed avrebbe voluto avere ulteriori spiegazioni che non sono state date perché, come prevede il regolamento, la discussione era stata già chiusa).
Ritardo che come dicevo, ha mutato la mozione da interesse cittadino a causale per un dibattito politico.

A mettere il sigillo su quanto affermo lo scontro verbale tra il Sindaco ed il suo “ancora” Consigliere aderente al suo stesso partito, Sardella. Il Consigliere infatti nel suo intervento, nel dichiararsi dalla parte dei genitori, si rivolgeva al Sindaco perché: “… lei sindaco adesso mi guarda un po’… si mi guarda, mi guarda, si mi guarda… anche un po’ sorridendo, capisco che la posizione che ho assunto è legittima e la rivendico fino in fondo….”. Al che Mangialardi a conclusione del suo intervento appassionato, a voce alta e un po’ rauca, di gola per contenere il suo nervoso, rivolgendosi ad un ignoto “chi vuol capire capisca“: “… allora chi vuole abbandonare la nave lo faccia, chi si vuole schettinare lo faccia, chi vuole abbandonare un banco per accomodarsi in un altro lo faccia, lo faccia responsabilmente, perché da oggi in avanti avremo tutti i giorni temi come quelli delle merendine da affrontare, spero insieme!”. Ora se la Politica non fosse politica, ci sarebbe da attendersi delle comunicazioni prevedibili. Ma è vero anche che nella politica hanno scoperto le definizione di separati in casa, di compromessi, del “ci siamo chiariti” ! Comunque, la mozione, a chi interessa, è stata respinta!

Prima di passare alla cronaca degli argomenti trattati (mi si permetta di parlare solo di quelli che mi sembrano più interessanti), una puntualizzazione sulla qualità dell’intera serata: delusione per certi comportamenti di alcuni Consiglieri in fase di replica. Non li capisco, ma mi sforzo di comprendere certe sudditanze nei confronti del partito di appartenenza, ma la genuflessione…. no. Quella è umiliante!
Le parole più usate nella serata? Noi, Voi, Demagogia, Strumentalizzazione, Patto di Stabilità.
La frase che mi ha colpito maggiormente quella di Mangialardi: “Il messaggio di Speranza..? No, quello lo dà il Papa!”
Anche questo Consiglio non ha voluto farci mancare la solita discussione su un’ennesima Variante al PRG. Ogni volta sembra posta lì quasi per soddisfare il piacere personale del solito quartetto di specializzati in materia: Ceresoni-Rebecchini-Mancini-Battisti. Altri poi intervengono, ma solo per dire “Presente, ci sono, mi sentite”. Visti i tagli  del Governo e visti gli oratori partecipanti in questi dibattiti sulle varianti, forse converrebbe farli svolgere, onde risparmiare quanto meno le spese d’illuminazione, in qualche bar nei pressi di piazza Roma, magari davanti ad una bella birra.

La parola per la prima interpellanza va a Mario Fiore che interroga il Sindaco per avere delle delucidazioni in merito alla delibera della Fondazione Città di Senigallia che al punto 7 parla di un aumento di 100 € di gettone di presenza ai propri consiglieri di amministrazione. Fa presente invece come questo Consiglio Comunale non tanto tempo fa ha votato una mozione per togliere i privilegi e che sembra una cifra quindi spropositata rispetto ai 26€ che loro come Consiglieri eletti dai cittadini prendono. Inoltre chiede al Sindaco che cosa ne pensa del fatto che all’interno del consiglio di amministrazione siede il sig. Bacchiocchi che gli risulta essere un esponente di primo piano del Movimento di Grillo. Questo come dire che sarebbe bene prendere le distanze da questo aumento di gettone che visti i tempi è quanto meno opportuno.
Risponde il Sindaco facendo presente a Fiore che erano assieme alla conferenza dei capigruppo quando ci fu la relazione  del presidente della Fondazione Città di Senigallia, Dr. Guzzonato. Relazione che ricorda come fu fatta molto bene e dettagliatamente. Con una condivisione finale dei capigruppo. Conferma come il gettone sia passato a 100€ lordi e che comunque, può anche risultare giustificato a secondo delle funzioni che dovranno svolgere. Ovvio che oggi tutti ci eleviamo nel ruolo di paladini contro i costi della politica come la vera piaga  di tutto questo atteggiamento scandalizzandoci. Ma bisogna non confondere i costi coi privilegi. Qualsiasi riconoscimento sembra sempre troppo.  Fa presente allora che per dovere di correttezza bisogna anche ricordare la meritoria scelta del Presidente Guzzonato nell’aver rifiutato la sua di indennità, non solo evidenziare quello aumentato dei consiglieri di amministrazione. Se lo hanno deciso evidentemente avranno le loro buone ragioni che credo che verranno messe a vantaggio dell’intera cittadinanza.
A questo punto non mi sarei atteso una risposta rivoluzionaria ed impertinente da parte di Fiore, vista la sua morale pacifista del “volemose bene” da ragazzo educato e per bene, ma mai che rispondesse con un imbarazzante quanto remissivo: “Mi ritengo pienamente soddisfatto della risposta del Sindaco“, a cui avrei aggiunto un “…però me rode!!”

E non è mancato neppure il solito “assalto”, questa volta di fioretto e non di sciabola, tra Rebecchini e Campanile. Questa volta non si è parlato di differenziata, o di centralina dell’aria, bensì del problema amianto. Più precisamente sul Censimento Amianto e successiva bonifica. Richiesta datata perché formulata di già alla vecchia Giunta e ripetuta a questa attualmente in carica. Richiesta anche formulata per creare una Commissione ad hoc e che seppure poi costruita ad oggi sembra nulla abbia fatto. La Regione Marche doveva dare una risposta. Non si è saputo più nulla. Rebecchini chiede quali siano ad oggi gli sviluppi.
Campanile parla di sensibilità nei confronti di questo problema e come la ciminiera dell’Italcementi stia lì ogni giorno a ricordarcelo. Purtroppo è un compito che deve svolgere la Regione Marche, ma fino ad oggi non ha dato né fondi, né sollecitazioni, né disposizioni, eppure Senigallia ha censito  uffici pubblici, ha bonificato le scuole, l’area Italcementi-Sacelit. Attenzione però che il Comune è sempre presente ed interviene immediatamente non appena  riceve segnalazioni. Di questo problema si parla spesso, infatti proprio nell’ultimo consiglio di Giunta, si è parlato di controlli sull’amianto nell’acqua. Controlli effettuati da parte dell’ASUR che ha dato esiti di assoluta tranquillità. Un lavoro oscuro, quindi, ma che viene espletato attraverso ordinanze, dietro segnalazioni. Ma per un censimento occorrono risorse e fare un progetto di competenza comunale potrebbe alla fine risultare anche un lavoro inutile, perché privo di valore legale, in quanto delegata al controllo c’è la Regione. Comunque è chiara una cosa che come Amministrazione si continua a sollecitare la Regione.
Rebecchini si dice del tutto insoddisfatto, perché la salute è di competenza del Sindaco mentre si dice che il censimento è obbligo della Regione, aggiungendo: “…non dobbiamo dimenticare che essa è governata dal. partito a cui anche lei appartiene…” .

Poi è Mancini  che sta a cuore la questione dell’uso dei diserbanti per ridurre o impedire la crescita delle erbacce sui limiti delle strade. Diffusione che queste sostanze si diffondono sulle acque, nell’aria, nei campi coltivati. Tecnica usata al posto dello sfalcio manuale dell’erba. Si era detto che questi diserbanti non dovevano essere più usati.
Risponde il Sindaco che ricorda quel consiglio in cui si disse ciò. Ed infatti il Comune si è attivato in questo impegno fino allo scorso anno. Ma i provvedimenti dell’Amministrazione possono essere apportati sulle strade di proprietà comunale. Sulle strade provinciali e regionali la parola spetta solo a loro e solamente Provincia e Regione sanno che devono restare dentro le leggi vigenti in materia di fitofarmaci che sono logicamente autorizzati. Noi quest’anno non faremo né sfalci né diserbanti, perché non possiamo pagare le aziende.
Mancini si dice non sono troppo soddisfatto, in ogni caso le decisioni comunali  devono avere un valore. La decisione, come Comune, deve essere ascoltata, per fare in modo che la Provincia si adegui alla nostra richiesta. Non si vogliono diserbanti e  con l’affermare questo non  si chiede di aprire un conflitto, ma Mancini ritiene, quanto meno, necessario ed utile esprimere e far conoscere il proprio parere.

Sardella inoltra la sua interpellanza indirizzandola alla Paci circa un possibile aumento dell’aliquota IMU sulla prima casa, (dal 4 al 6 per mille), si è parlato anche che nelle casse del Comune di Senigallia ci sarebbero addirittura 8 milioni di € che non può spendere a causa del famigerato Patto di Stabilità. Allora chiede se è possibile, se è vero il dato prima di tutto e se è possibile evitare questo aumento, sforando il patto di stabilità.
La Paci fa presente come per spiegare il procedimento tecnico occorrerebbe tanto più tempo di quello a sua disposizione, quindi fa un riassunto, che preciso subito, per mia sola ed assoluta ignoranza riesco solo in parte a comprendere. Non sarebbe giusto quindi neppure riportare cose non giuste e depistanti, per cui ci rinuncio. Anche perché anche lo stesso Sardella alla fine, si trova a chiedere più dettagliate spiegazioni alla Paci in separata sede.

La seduta si conclude alle 01,15, in quel che resta di un’Aula già da un pezzo con i remi tirati in barca e con  a sedere sui banchi della minoranza un solo Consigliere: Luigi Rebecchini.

Commenti
Ci sono 8 commenti
Massimo 2013-04-06 15:08:13
Uno dei due stoici dello striscione sono io. Fino alla fine siamo rimasti in 8, chi aveva figli al seguito, visto che la faccenda si faceva lunga sono andati giustamente a casa per la cena. Se la cosa fosse stata gestita con "meno provocazioni" probabilmente il tutto si sarebbe risolto in molto meno tempo. Comunque considerando la durata, il numero degli interventi, le marachelle messe in luce, qualche dissidente della maggioranza sicuramente abbiamo dato fastidio.
Mi siano permesse tre considerazioni finali:
1) prima viene fatto un sermone piuttosto acceso sui tagli, sul patto di stabilità, sul fatto che le merende sono solo il primo taglio e poi si aumenta il gettone di presenza della fondazione "città di senigalia" di cui il comune è socio.
2) E' vero che la merenda viene ancora servita, ma in realtà vengono utilizzati e distribuiti i 2/3 della frutta destinata al pranzo per 4 giorni alla settimana e lo yogurt per il 5 giorno. Nulla da ridire sulla frutta a merenda ma si tratta di una soluzione tampone che maschera l'effettivo taglio della merenda per almeno 4 giorni della settimana. Prima venivano distribuiti biscotti, fette biscottate, yogurt, succhi di frutta che adesso non vengono più comprati e distribuiti.
3) Mi sbaglio o passando la mezzanotte il consiglio comunale, consiglieri ed assessori hanno altre agevolazioni?
Mario fiore 2013-04-06 17:49:06
No massimo ti sbagli. Dopo la mezzanotte non cambia niente nessuna agevolazione ulteriore. Gli assessori prendono un mensile come il sindaco i consiglieri prendono 26 euro netti a seduta e dopo la mezzanotte rimane tale. L' equazione dopo mezzanotte altro giorno nuova convocazione a Senigallia non esiste. Ti rimando a questo comunicato che spero spieghi chiaramente tutto. Buona serata e scusate l' intrusione. http://m.senigallianotizie.it/1327334585/inopportuno-laumento-dei-compensi-nella-fondazione-citta-di-senigallia
tex 2013-04-07 10:13:30
Un commento, stupido, banale di chi probabilmente è profano in materia, ma che ha avuto come merenda una fetta di pane fatto in casa, bagnato con acqua e vino e cosparso di un leggero, ripeto molto leggero, strato di zucchero. I tempi sono cambiati, in meglio in peggio? E' difficile dirlo. Una cosa è certa: la maggior parte dei bimbetti nostri soffre di obesità e che molte merendine di ogni colore e sapore vanno a finire nei bidoni dell'immondizia e che i genitori, forse anche quelli dei "comitati della merenduccia", proprio a cominciare dall'asilo, spendono somme rilevanti per compleanni ed onomastici (leggi Mec Donald). Sempre che, dietro quelle lenzuola, non vi siano altri motivi, magari di natura politica, sarebbe stato opportuno guardarsi attorno (questo è valido anche per gli amministratori del comune) ed informarsi cosa succede, in questo senso, a Cinesello Balsamo, Rocca Di Papa e Camigliatello Silano?
Ingrao
pasquale torino 2013-04-07 11:11:30
E poi vi chiedete come mai la gente non vi vota più caro PD e citta futura ..cioè SEL e compagnia al seguito...e ancora dopo i tagli ai bimbi ai ragazzi disabili della scorsa estate al bando con i voucher e quante se ne ha se ne metta , ancora non capite perche e non capirete perche la gente di Senigallia NON VI VOTERA' PIU'....
Ingrao
Adrian Mytay 2013-04-07 11:14:37
Fiore pensa alla monnezza per strada che è meglio...tanto la prossima volta ti votano solo gli operatori ecologici...vergognati
gio 2013-04-07 20:21:11
quoto tex
una merendina in meno non fa male comunque!
anche un pasto in meno ai dirigenti del comune non farebbe male!!
Ingrao
Adrian Mytay 2013-04-07 22:31:02
i genitori pagano lo ricordo a tutti e continuano a pagare uguale anche con la merenda in meno...andassero a lavorare un po anzichè decidere loro con i soldi nostri ...e le NOSTRE TASSE...NOSTRE NON LORO
Rita 2013-04-08 10:45:18
Viva la frutta a merenda... ma abbasso a questa inutile demagogia e teatralità ed esagerazioni di ogni tipo durante il consiglio, sia da parte della difesa che dell'opposizione!
Sono stata molto contenta di esserci stata, ma molto delusa da come le questioni vengono portate avanti (non tanto come concludono, questa conclusione era scontata!), sfiorano un po' il ridicolo, e poi ci lamentiamo dei politici in parlamento.
Un po' di concretezza da parte di tutti ci starebbe meglio. E se invece di perder tempo in frasi fatte o frasi ricercate per suscitare un applauso o una critica, si dedicasse un po' più di tempo per comunicare e informare i cittadini in modo più celere, trasparente e intelligente e per pensare a soluzioni compartecipate e condivise, le soluzioni alternative o l'accoglienza benevola delle decisioni istituzionali arriverebbero con più facilità e serenità.
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