Acquazzone intenso per tutta la notte quello che ha “investito” Senigallia tra domenica 2 e lunedì 3 settembre. L’acqua caduta ha intasato le fognature cittadine, creando allagamenti in varie zone della città. Sono molti, infatti, i punti a rischio allagamento non appena la precipitazione si fa più intensa.

Nella mattinata di lunedì, così si presentava viale Anita Garibaldi, verso l’incrocio con via Mercantini (alla stessa maniera anche i sottopassi per i lungomari e la solita via Perilli): allagata tutta la parte destra della carreggiata, a ridosso del marciapiede, dove i tombini – complici gli aghi delle alberature presenti – non sono riusciti a far sfogare tutta l’acqua, caduta abbondante.

E sul popolare social network “Facebook” non sono mancati i commenti, anzi, la foto, postata senza fini polemici, ha raccolto subito tante voci “piovute” anche queste in poco tempo. Da chi se la prende con “questi bellissimi pini” a chi invece sostiene che “Il ‘fai da te’ molte volte non guasta…bisogna scendere in strada, mettere un paio di guanti e raccogliere tutto quello che si può raccogliere che possa andare ad intasare…se ciascuno di noi lo facesse nei pressi della propria abitazione forse le cose andrebbero meglio…dove non arriva il Comune deve arrivarci il cittadino…”
E ancora: c’è chi non ritiene giusto mettersi i guanti (“Paghiamo fior fiori di tasse e in più mi devo mettere anche i guanti per pulire?“) e chi invece informa che “operai del comune stavano ripulendo le fogne in zona Saline“; a chi ripete che ripulire le grate di un tombino sarebbe compito del comune “anziche fare piazze rotonde etc…” uno sconsolato commento replica: “a volte criticare nn serve a niente…meglio agire x evitare oltre la beffa il danno!“