“Chi è l‘allenatore che avrà più atleti alle Olimpiadi di Londra 2012? Un cinese? Sbagliato. E’ un italiano, per giunta il più ripudiato dalla Federazione del suo paese”.

Inizia così un servizio speciale che la Gazzetta dello Sport ha dedicato nel suo inserto settimanale Sportweek, uscito sabato 21 luglio tra l’altro come numero da collezione dedicato alle imminenti Olimpiadi, a Massimo Costantini, l’ex giocatore ed ora allenatore senigalliese di tennistavolo.

La sua, scrive il noto quotidiano, è “una storia che merita di essere ricordata”.

Per la Gazzetta Costantini è “Il Mourinho del ping pong”, un tecnico giramondo che ovunque sia andato (Italia, Emirati Arabi, India, ora Stati Uniti), ha fatto miracoli, portando i suoi atleti a livelli mai raggiunti in precedenza.

Un motivatore, proprio come Mourinho, ma esattamente come l’ex tecnico dell’Inter, evidentemente un pò scomodo tanto da venire “cacciato”(senza molti grazie) nel 2005 dalla Federazione Italiana che gli tolse la panchina azzurra: col risultato che l’Italia da allora ha perso il suo allenatore migliore.

Costantini a Londra non ci sarà, ma soltanto fiscamente: tre suoi atleti statunitensi si sono infatti qualificati per i Giochi Olimpici, un record, impreziosito dal fatto che due di essi saranno i più giovani in gara (16 e 17 anni).

Così, negli States, dove vive da oltre un anno, Costantini è stato votato allenatore del 2011.

“Il tennistavolo negli Stati Uniti ha grandi potenzialità, ma mancava di un metodo professionale d’allenamento. Quello che ho provato a fare, è stato portare sistemi, tecnici e mentali, più efficaci”, spiega il coach senigalliese.
Evidentemente, ci è riuscito.

Chissà cosa starà pensando la Federazione italiana, che alle Olimpiadi, dove Costantini è comunque già stato un paio di volte (da atleta nel 1988 e da tecnico nel 2004), sarà rappresentata da due atleti senza troppe speranze.