“Con due teste c’è il rischio che il progetto si dissolva“. Con queste parole il Presidente di Consadria Riccardo Pasquini interviene in merito al mancato accordo sul servizio di salvamento a Senigallia. Un problema per la città e per la sicurezza di tutti i bagnanti, aldilà dello stabilimento balneare o dell’associazione di categoria di riferimento che va risolto il prima possibile e per il quale ora è bloccata l’assunzione di circa 70 assistenti per il salvataggio, a terra e in mare.

“Il servizio – commenta Pasquini – che forniamo a residenti e turisti ha dato ottimi risultati finora. E questo non lo dico io, ma l’Ente comunale, la Capitaneria di porto e soprattutto altre località balneari. Qua si tratta di garantire la balneabilità dei 14 km di spiaggia e con i nostri 4 anni di esperienza sappiamo quali sono le problematiche: ci dev’essere un solo coordinatore. Non possiamo dividerci su questo punto“.

Assunzioni bloccate dunque per il momento per 70 giovani che sorvegliano, dalle postazioni a terra e in acqua, il bagno di senigalliesi e turisti. Oltre alle assunzioni, sono già pronti ruoli, turni e posizioni: manca solo l’accordo con l’altro consorzio, Senigallia Spiagge, per dare il via all’estate sicura.
“Spero – conclude Pasquini – che in giornata si risolva la questione. Noi siamo pronti a partire, è già dall’inverno che procediamo con le adesioni e con la formazione dei ragazzi. Se il progetto non dovesse andare in porto anche quest’anno, qualcuno se ne dovrà prendere la responsabilità“.