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Domanda legittima: a quanto assomma il contenzioso legale del Comune di Senigallia?

E' la matematica del Caos, ma il Comune risponde con geometrica (ed inutile) potenza

Grafico a torta sulle cause aperte del Comune di Senigallia

Qualche settimana fa l’Opposizione di Centrodestra ha chiesto un report dettagliato sull’entità del contenzioso legale del Comune, un domandone a cui si può rispondere soltanto con congetture e conti della serva, data la vastità della materia e la carenza di informazioni sull’argomento. La stima economica, fatta dai Consiglieri richiedenti, sul costo complessivo delle cause aperte è di circa 42 milioni di Euro, un conteggio non certo agevolato dal materiale informativo fornito dall’Amministrazione.

Da parte sua, l’Ufficio Legale del Comune di Senigallia, per rispondere alla legittima (e  dettagliata) richiesta di informazioni dell’Opposizione, ha distillato (non mi viene un termine migliore) un report contenente i grandi numeri del contenzioso, mettendo in relazione fra di loro cause per pochi spiccioli e contenziosi milionari. Il risultato finale del report descrive il contenzioso a grandissime linee senza entrare nei dettagli e la cifra finale di 194 cause aperte è priva di qualsiasi senso, se non corredata da una puntuale descrizione delle singole cause, l’importo del contendere e il livello di giudizio a cui sono arrivate. Tutti dati che erano stati richiesti dai Consiglieri di Opposizione e che non appaiono nel report.

Il compilatore del report, sicuramente un alto funzionario comunale che ha appena completato con successo un corso di Excel (si capisce dall’evoluto grafico a torta in 3D), ha adottato la strategia della ridondanza numerica, altrimenti detta Paradosso della pizza. Nel menu di una pizzeria ci aspettiamo di trovare il prezzo della Capricciosa e i suoi ingredienti. Non ci interessa un menu in cui siano riportati dati statistici sulle pizze vendute nell’ultimo anno o una relazione numerica fra le varie tipologie di pizza, corredato da un grafico a torta o tabelle esplicative. Quanto più aumenta la qualità dei dati forniti nel menu, tanto più aumenta la diffidenza del cliente, che chiede poche informazioni essenziali. Il gestore della pizzeria, che non è stupido, si limita a prezzo ed ingredienti.

Ma l’Amministrazione Comunale si occupa anche di politica, che spesso consiste nel dissimulare e distrarre, ne abbiamo avuto notevoli esempi in questi anni. Fornire dati aggregati evitando di scendere nei particolari è una strategia per prendere tempo o per prendere per il naso quelli dell’Opposizione. Che, si spera, non si saranno accontentati di un report inutile ma ben confezionato. Vi saranno altre riunioni di Commissione, con argomento contenzioso legale, in cui i dati reali verranno allo scoperto? Difficile dirlo, ma sarebbe indubbiamente interessante sapere a che punto sono e quanto ci potrebbero costare quelle 194 cause pendenti. Dato che sono soldi pubblici, di tutti.

Per i lettori più esigenti e che vogliono approfondire, c’è un altro strumento per ottenere informazioni in modo del tutto civile e trasparente. Si tratta della rubricaScrivi al Sindaco, inserita nel sito comunale, una specie di blog in cui gli articoli vengono scritti dai cittadini e il Sindaco si occupa dei commenti. Una rubrica di grande successo, anche trenta articoli al mese, con tempi di risposta lunghetti, dato che il Sindaco è sempre molto impegnato e le risposte preferisce darle al telefono. Per chi conosce il numero.

Nella rubrica, che contiene ogni tipo di segnalazione, dai lampioni guasti ai marciapiedi sbrecciati, il lettore paziente potrebbe provare a chiedere lumi sul contenzioso legale  direttamente nella scheda di richiesta informazioni. Per farlo occorrono tre semplici avvertenze: evitare di entrare nel particolare, scrivere in un italiano accettabile e non assumere un tono eccessivamente polemico. La prima raccomandazione è ovvia: se siete in causa col Comune chiedete lumi al vostro legale, mentre, per la forma della vostra richiesta, tenete presente che il curatore della rubrica è un cultore della lingua italiana e una persona sensibile, dovreste evitare di indispettirlo che ha già il suo daffare.

Una richiesta civile e pacata, da bravo cittadino che paga le sue tasse e non sporca per terra, potrebbe avere successo e ottenere risultati. Magari dieci richieste di pubblicazione del contenzioso dettagliato nello stesso mese… se ci riuscite fatemelo sapere che vi offro una pizza, paga l’editore.

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