Capire il ruolo fondamentale della fotografia senigalliese nella storia della fotografia d’arte. A questo può aiutare il libro di Antonella Russo, intitolato Storia culturale della fotografia italiana, edito da Einaudi e distribuito nelle maggiori librerie italiane.

In questo volume, Antonella Russo ricostruisce le caratteristiche e lo specifico contributo della fotografia italiana alla piú generale storia della fotografia internazionale analizzando le opere dei maggiori autori italiani.

La Russo nel suo imponente studio ha messo in luce il ruolo guida di Giuseppe Cavalli, che ha fondato a Senigallia il gruppo Misa, al quale hanno aderito, tra gli altri Mario Gacomelli, Riccardo Gambelli e Ferruccio Ferroni.
Nei suoi manifesti di carattere estetico Giuseppe Cavalli ha sostenuto la visione di una fotografia come arte autonoma dalla pittura, ma non inferiore a questa per possibilità espressive e creative.

Il successo di fotografi come Giacomelli, Branzi, Migliori, Camisa, tutti legati al dibattito culturale, portato avanti da Giuseppe Cavalli ha contribuito all’affermazione della fotografia, oggi da tutti intesa come arte.
Il libro della Russo è stato in questi giorni oggetto di lettura e di dibattito tra i fotografi legati al Musinf, il Museo comunale d’arte moderna e della fotografia di Senigallia, che conserva un numero rilevante di opere dei fotografi del Gruppo Misa, a partire da Cavalli, Giacomelli, Gambelli e Ferroni.

"Il libro di Antonella Russo" ha spiegato il direttore del Musinf, prof. Bugatti "fornisce un quadro storico documentato delle dinamiche della fotografia d’arte in Italia e attribuisce a Cavalli e ai fotografi senigalliesi, un ruolo fondamentale nell’affermazione della fotografia d’arte", partendo da un’analisi dell’associazionismo fotografico di metà ‘900.

da MUSINF