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Immigrazione ed accoglienza: a Senigallia c’è troppa improvvisazione per FLI

Il circolo cittadino: "Dove c'è integrazione, coesione sociale e cooperazione, lì c'è la vera convivenza"

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immigrazioneLa notizia del parapiglia, che vedeva protagonisti una trentina di profughi ospiti dell’Hotel Lory, scatenatosi sull’autobus di linea Senigallia – Ancona, all’indomani del corteo pacifico che ha portato a Senigallia circa 200 persone per commemorare Mor Diop e Modou Samb, le due vittime senegalesi della strage di Firenze del 13 dicembre us, non ha mancato di suscitare i soliti pruriti generalizzanti (che qualcuno vorrebbe addirittura istituzionalizzare!). Pruriti da tacitare subito ma che prendono origine, secondo noi di Fli Senigallia, da una troppo improvvisata gestione delle presenze extracomunitarie sul nostro territorio.

E’ l’accoglienza sempre e comunque, quella senza formazione, la miccia che ha portato all’arresto di tre persone su quell’autobus e che rende vana, agli occhi dei cittadini, la volontà di integrarsi di tanti immigrati che fa sempre poco rumore e passa facilmente inosservata. Il particolare periodo di crisi rende poi estremamente infiammabile la convivenza fra diverse comunità sullo stesso territorio, anche se vorremmo che questa banale equazione fosse ormai
superata da tempo. Futuro e Libertà per l’Italia ritiene che gli immigrati costituiscano, e non solo per il prodotto interno lordo, una vera risorsa per il nostro Paese, e Senigallia non fa eccezione.

Molti dei nuovi italiani sono preoccupati di fare la loro parte e dove realmente si promuovono integrazione, coesione sociale e cooperazione, senza che queste siano solo inutili parole di autoincensamento ed auto proclamazione a paladini degli immigrati, ecco che la convivenza diventa naturale e vantaggiosa per tutti. La strada è certamente difficile, in alcuni passaggi soprattutto nel mondo del lavoro (con datori di lavoro poco illuminati o sigle sindacali ridotte a CAF e troppo occupate a superarsi a vicenda), non trova spesso il favore di certe realtà socio-economiche, e talvolta delle istituzioni, ma con l’impegno di tutti si potranno ottenere anche quelle cose che
dovrebbero essere normali e scontate ma che tali non sono.

E’ un tema, questo, in cui Futuro e Libertà può esprimersi a pieno titolo e Fli Senigallia fa proprio l’auspicio dell’On. Fabio Granata secondo il quale "bisogna individuare un percorso rapido così da arrivare ad una legge già in questa legislatura". E se in ambito nazionale si promuovono tavoli di concertazione utili ad individuare, tra le diverse anime politiche, proprio quel percorso, il circolo futurista di Senigallia è già sceso in piazza per la raccolta di firme utili a garantire allo "ius soli" il percorso più adeguato per arrivare ad ottenere un diritto negato che non ha (e non ha mai avuto) ragione di essere per i figli di genitori immigrati nati in Italia.

Raccolta di firme che procede anche in questi giorni, promossa da altre sigle ed associazioni, e l’invito che "Futuro e Libertà – Senigallia" rivolge a tutti coloro che vivono nel secolo corrente è quello di individuare i tavoli che nei giorni del fine settimana, in centro storico, sono preposti a tale impegno e recarvisi per contribuire a far crescere l’Italia più giusta.

da Fli Senigallia

Futuro e Libertà Senigallia
Pubblicato Venerdì 23 dicembre, 2011 
alle ore 16:14
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Commenti
Ci sono 4 commenti
piero 2011-12-25 02:42:16
guardate che la legge tutt'ora in vigore che ha schiavizzato milioni di persone buone e ha impedito a molti di vivere civilmente in italia consentendo a una feccia internazionale invece di rimanere nel crimine indisturbata insudiciando il paese si chiama bossi ma pure FINI!
Paolo Belogi 2011-12-26 09:00:15
al passo con i tempi
I permessi rilasciati con la Bossi-Fini (seguita da molte modifiche relative alla normativa in materia d’immigrazione), avevano validità massima di due anni, ed il periodo del primo rinnovo dopo la sanatoria del 2002 è arrivato tra il 2004 e il 2005. Resta però la difficoltà di rinnovare i permessi in tempi di crisi economica, di disoccupazione e di lavoro precario: ma la cosa non va riferita al primo rinnovo post Bossi-Fini, semmai alla rigidità delle regole in un momento come questo.
E nelle sue intenzioni quella legge rispondeva ad una questione immigrazione che, all'epoca era, più che una questione, il "problema immigrazione" (e qualcuno lo legge ancora come tale). Ma per fortuna il mondo cambia ed evolve e fra i tanti abitanti del mondo c'è anche un tizio, di nome FINI, capace (ed abbastanza forte) di riconoscere gli errori, anche propri (fatti nel 2002 per rivedere la Turco-Napolitano), e di porvi rimedio.
piero 2011-12-26 13:46:16
non parlo del presente Paolo, ma dei danni politici del passato, negli ultimi 10 anni
Paolo Belogi 2011-12-27 09:59:57
al passo con i tempi
..quindi, se una volta le merci viaggiavano a bordo di carri trainati da buoi, perché non continuare? Io preferisco essere futurista e finiano. E se il Natale è ormai passato ti faccio tanti auguri, Piero, per un bel 2012!
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