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Senigalliesi, studenti e lavoratori “fuori casa” alle prese con gli affitti

Rilevati alti costi per alloggi fuori sede, sia da soli che in condivisione: la spesa media

Affitti cariA Senigallia, tanti ragazzi dopo la maturità superiore decidono di frequentare l’università, e per far questo si devono trasferire nelle grandi città, le preferite Bologna, Roma e Milano. Altrettanto succede ai lavoratori, soprattutto ai primi impieghi, che devono andare fuori. Ambedue si trovano così ad affrontare le spese di vivere fuori sede.

Il trasferimento “fuori sede” per studenti e lavoratori presuppone alti costi di affitto di appartamenti. Solitamente infatti la soluzione che viene adottata per cercare di risparmiare è quella della coabitazione, infatti né studenti né lavoratori ai primi impieghi riescono a sostenere economicamente le spese di affitto di immobili.

Questo perché il trasferimento in medie e grandi città, capoluoghi di provincia o regione, dove si trovano gli atenei e anche maggiore offerta di lavoro, ha il rischio collaterale di trovare alti costi durante la ricerca di case in affitto.

Da una indagine di Casa.it, portale di annunci immobiliari, si viene a conoscenza della spesa media un cui si aggirano gli affitti di case: studenti e lavoratori “fuori  sede” si trovano a pagare circa 650€ al mese, nel caso di affitto di bilocale.

Logo del sito www.casa.it per cercare case e appartamenti a Senigallia e in tutta ItaliaPer quanto riguarda le città in specifico, la Capitale è la più cara: gli affitti a Roma di case tra i quaranta e i sessanta metri quadri hanno un costo medio di 870 euro al mese. Un po’ più bassi gli affitti a Milano, che chiedono di media 780 euro al mese, mentre Bologna si attesta a circa 700 euro al mese. Con la stessa metratura la città più a buon mercato è Viterbo, con una spesa di affitto media di 450 euro al mese: ma sicuramente non è una tra le mete più gettonate tra i giovani.

Daniele Mancini, Amministratore Delegato di Casa.it, riassume così i termini del problema: «Che si tratti di studenti o di persone adulte, la condivisione di un immobile si rivela una soluzione ideale per chi ha la necessità di risparmiare non soltanto sul costo del canone di locazione, ma anche sulle spese condominiali e sulle bollette».

 

Articolo Pubbliredazionale
Pubblicato Giovedì 5 maggio, 2011 
alle ore 16:36
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Commenti
Solo un commento
precario emigrato 2011-05-06 09:52:52
più case popolari e meno chiese!
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