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Prorogata a Senigallia la mostra su Joël Stein

Ancora aperta fino a data da destinarsi l'esposizione "visione di una ricerca" a Palazzo del Duca

Cerchi policromi di Joel SteinÈ stata prorogata a data da destinarsi la pregevole mostra “Joël Stein: visione di una ricerca” allestita a Palazzo del Duca di Senigallia. Si tratta di un evento itinerante ospitato in diverse sedi italiane e francesi, la cui terza tappa è Senigallia. L’importante retrospettiva dedicata all’artista francese resterà dunque ancora aperta tutti i giorni dalle 17 alle 20. Ingresso libero.

Colore, luce, geometria, movimento e interattività sono gli elementi forti della ricerca di Stein, presentata nella retrospettiva che comprende opere dal 1946 a oggi. La mostra, curata da Valmore Zordan e Bernard Légé, presenta numerosissimi esempi in questo senso emblematici. Fin dagli esordi Stein esplora luce, movimento, materiali, aspetti percettivi e interattivi, pur partendo da pittura e incisione e arrivando tra l’altro anche agli effetti speciali per il cinema di Henri-Georges Clouzot e per i servizi di ricerca dell’ORTF (l’Ente Radiotelevisivo Francese). Le opere in mostra sono godibili e catapultano lo spettatore in un’atmosfera ludica e piena di cromatismi e sollecitazioni formali.

Cerchi di Joel SteinInstallazioni, oggetti manipolabili, sculture e macchine luminose, triedri, caleidoscopi portano lo spettatore a porsi in maniera attiva e partecipativa nei confronti dell’opera d’arte. Questa è infatti l’intenzione dell’artista e teorico Joël Stein (classe 1926), docente all’Università di Parigi, fondatore insieme ad altri del movimento del Grav. L’artista francese ha sperimentato su percezione e arte cosiddetta programmata, mettendo in discussione l’oggettività dell’arte e la funzione del critico nella fruizione, chiamando in causa la percezione e invitando lo spettatore a un ruolo attivo e partecipato. In una delle opere in mostra, “Anamorfosi”, risulta per esempio evidente come sia il movimento dello spettatore stesso ad attivare l’opera e dunque l’arte.

La mostra si deve a Comune di Senigallia, Museo d’Arte moderna dell’Informazione e della fotografia di Senigallia ed è curata da Valmore Zordan e Bernard Légée organizzata da Valmore studio d’arte in collaborazione con le diverse istituzioni che vi partecipano: la Regione Normandia e il Comune di Caen, i Rencontres Internationales Image et Science e il C.A.M.E.R.A. (Conseil Audiovisuel Mondial pour les Études et les Réalisations sur l’Art) di Parigi, il M.A.C.A. Museo Arte Contemporanea di Acri (CS) con la promozione della Regione Calabria, dell’Università della Calabria e della B.C.C. Mediocrati, il MUSINF di Senigallia e il Comune di Vicenza. La mostra a Senigallia si intende inoltre realizzata nell’Ambito del Progetto Giovani Ricercatori di Senso, frutto dell’Accordo di Programma quadro stipulato tra Regione Marche e Ministero della Gioventù.

Alessandro Piccinini
Pubblicato Martedì 2 novembre, 2010 
alle ore 15:45
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